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Dov'è
Cos'è e dov'è
Narni è un suggestivo borgo umbro affacciato sull’incantevole Gola del Nera e sulla Conca Ternana. Le sue antiche origini gli hanno regalato un aspetto fiabesco, un intrico di vie, piazze e scale che si articolano tra abitazioni, palazzi e fontane. In questo borgo, però, non ci si può limitare a girovagare a naso in su, piuttosto è essenziale pensare anche a dove si poggiano i piedi e, soprattutto, cercare un accesso al sottosuolo. Proprio qui, infatti, si nascondono ulteriori meraviglie che caratterizzano Narni da secoli.
Perché è speciale
Il luogo da cui far partire l’esplorazione è sicuramente Piazza Garibaldi. Si riconosce immediatamente per la sobria ed elegante fontana a base poligonale che con il suo zampillo costante rallegra la piazza. Tutto intorno, antico e moderno si uniscono in una danza armoniosa, accostando, per esempio, saracinesche di negozi moderni a piccoli loggiati e antiche torri. Come non rivolgersi poi, alla Concattedrale di San Giovenale, con le sue quattro maestose navate e l’altare con baldacchino; vi si ammira anche il sacello di epoca paleocristiana in cui venne sepolto il patrono di Narni, San Giovenale.
Da non perdere
Proprio accanto alla fontana si notano un cartello e una scala che si immerge sotto al manto stradale. È questo l’accesso alla Cisterna alto-medievale parte dell’antico sistema idrico della città . Avere l’occasione di ammirare degli ambienti funzionali alla vita cittadina di quell’epoca è davvero emozionante. Proprio la cisterna, in virtù della quantità d’acqua che ospitava, era anticamente denominata Lacus, termine che si estese anche all’ambiente superiore che veniva chiamato Piazza del Lago.
CuriositÃ
Tra il sacello paleocristiano e l’antica cisterna sotterranea, visitando Piazza Garibaldi si ha davvero l’impressione di trovarsi in un microcosmo dove mondi diversi e lontani fra loro si aprono gli uni sugli altri. Una trama degna di un libro fantasy. Anzi, forse questa storia e il nome del borgo, Narni, hanno solleticato la memoria di chi avesse letto «Le Cronache di Narnia.» Complimenti, l’assonanza che avete riconosciuto non è casuale: pare infatti che Lewis sia effettivamente stato a Narni e che abbia deciso di ispirarsi a questo luogo e al suo nome per creare il mondo fantastico.
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