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Dov'è
Cos'è e dov'è
La basilica di Santa Maria di Collemaggio è un edificio religioso dell’Aquila, sito sull'omonimo colle appena fuori la cinta muraria. Assieme alla basilica di San Bernardino e San Giuseppe Artigiano, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio vanta il titolo di basilica minore. A causa dei frequentissimi terremoti della zona, la Basilica è stata più volte rimaneggiata presentando così uno speciale mix di stili diversi. Nel 2017 sono stati ultimati i lavori di restauro e consolidamento resi necessari dal sisma del 2009, lavori che sono stati premiati dall'Unione Europea nel 2020 con il Premio del Patrimonio Culturale.
Perché è speciale
La facciata con le sue geometrie e i suoi colori è senz’altro un elemento di forte impatto. Nonostante sia molto ricca dal punto di vista visivo, è stata impreziosita ulteriormente da tre rosoni, uno più grande al centro e due più piccoli ai lati, che sembrano quasi essere lavorati all’uncinetto da quanto delicate sono le loro forme. Ma c’è un altro elemento che riesce comunque a lavorare la scena: il portale. I solidi battenti di legno sono circondati da diverse fila di colonne, statue e decorazioni di marmo, ed è davvero difficile convincere gli occhi a staccarsene.
Da non perdere
Questa attentissima decorazione del portale di accesso, non è un caso né un capriccio. Serve a sottolineare l’importanza di quel varco: l’accesso principale della basilica è infatti una Porta Santa. Viene aperta ogni anno tra il 28 e il 29 agosto, in occasione della Perdonanza, una forma di indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera della sua salita al soglio pontificio nel 1294, concesse a tutti i fedeli. Per 24 ore ininterrottamente, notte e giorno, si celebrano messe ed è possibile confessarsi.
Un po' di storia
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è stata fondata nel 1288 per volere di Pietro da Morrone, proprio qui divenuto Papa Celestino V il 29 agosto 1294. Viene ritenuta una delle principali espressioni dell'architettura abruzzese ed il simbolo della città de L'Aquila. Dal 1327 ospita le spoglie di Celestino V, attualmente conservate all'interno del mausoleo realizzato nel 1517 da Girolamo da Vicenza, maestro di Andrea Palladio. Nel 2019 la Perdonanza Celestiniana è stata inserita nella lista del Patrimonio Immateriale dell'Umanità dall'Unesco.
Curiosità
Si dice che il futuro Papa Celestino V abbia aiutato i Cavalieri Templari a nascondere proprio nella Basilica alcuni dei loro tesori. Secondo la leggenda, per sventare lo scioglimento della sua Congregazione, infatti, Celestino, allora Pietro, sarebbe andato a Lione per il Concilio voluto da Papa Gregorio X. Gli affreschi della basilica mostrano un momento nel suo viaggio di ritorno. Lui stesso raccontò di aver incontrato un cavaliere, un angelo, che lo avrebbe protetto in quell’occasione.
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