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Meraviglia
Meraviglia  }  Opera d'arte

La Danza Macabra in San Silvestro a Iseo

Anche la vita e la morte si concedono un ballo

Dov'è

Lombardia

Via Pieve, 25049 Iseo BS, Italia (195m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Iseo è un borgo dalle antiche origini. Altrettanto antiche e misteriose sono le origini di San Silvestro, una piccola chiesa situata al margine della piazza religiosa del paese. Al suo interno conserva diverse stratificazioni di affreschi usurati dal tempo, ma forse anche per questo affascinanti. C'è qualcosa nelle rappresentazioni a parete di questa chiesetta, che incuriosisce ed affascina, rendendo quasi impossibile staccare gli occhi nella tentativo di capire perché ci sentiamo così. Ed è in questi momenti che si svela ai nostri occhi un'interessantissima Danza Macabra.

Perché è speciale

La Danza Macabra è la rappresentazione di tutte le classi sociali che danzano verso lo stesso destino: dal papa, all’imperatore, al contadino, tutti danzano accompagnati da uno scheletro, o un cadavere disseccato, vero e proprio doppione del vivo. Il motivo di fondo di questo soggetto è l’uguaglianza sociale di fronte alla morte. In questo affresco sono ancora ben riconoscibili alcuni personaggi: il mercante con la sua borsa di denari, il medico intento ad osservare la matula, il vaso urinale, un patriarca, un vescovo e un re.

Un po' di storia

Di questo affresco possiamo solo fissare il termine post-quem: il 1486, data della pubblicazione della serie di stampe parigine della Danza Macabra di Guyot Marchant, dipinta nel cimitero degli Innocenti a Parigi nel 1424, dalle quali l’affreschista trasse i soggetti. Sembra sia rimasto visibile per pochi anni, prima di essere coperto da uno strato di calce. Per rivedere questo affresco bicromo si dovette attendere un intervento del 1985 che lo riportò alla luce.

Curiosità

La chiesa era stata concepita su due livelli che esistono ancora oggi. La Danza Macabra si trova al livello superiore, quello visitabile. Al livello inferiore una volta si accedeva dal sagrato, oggi non più. La pavimentazione della piazza fu alzata e l'ingresso murato. Nel XVII secolo, a seguito della terribile peste di manzoniana memoria, è stato trasformato in carnerio e tutt’ora è sommerso da ossa.

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Consigliato da
Sara Zugni

Un affresco affascinante in una piccola chiesa di origini antichissime che custodisce ancora molti misteri.

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