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Museo di Arte Sacra della Val d'Arbia

A Buonconvento, tra spiritualità tradizionale e stile liberty

Dov'è

Toscana

Via Soccini, 1, 53022 Buonconvento SI, Italia (145m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Nel borgo di Buonconvento è possibile visitare una raccolta di arte e arredi sacri provenienti dalle chiese di Buonconvento e dei piccoli borghi vicini. Si sviluppa su due piani, all'interno di un palazzo nobiliare della famiglia Ricci Socini, il racconto della spiritualità locale. È interessante, per esempio, vedere come cambia la raffigurazione della Madonna con Bambino, in alcune pale più serafica e composta, in altre più dolce e umana. Per non parlare poi della varietà di arredi ed opere sacre commissionati da famiglie e confraternite, vivace testimonianza della società del tempo. Un tuffo nel passato da non perdere assolutamente.

Perché è speciale

Dalle nostre parti quasi ogni paesello ha un Museo di Arte Sacra, o una Sala d'Arte, in cui conserva i propri tesori, provenienti dalle chiese del borgo e del circondario, pallida rimanenza delle meravigliose tavole, tele e oreficerie che qui erano custodite. Ma qui a Buonconvento c'è l'opportunità unica di ammirarle all'interno di un palazzo liberty ancora ben conservato nelle sue decorazioni, rifiniture ed alcuni arredi. Si tratta quasi di un ardito esperimento di contaminazione, o, come molti dicono adesso, di un'installazione site specific: invece di arte contemporanea in un palazzo storico, arte medievale e rinascimentale in un palazzo moderno.

Da non perdere

La sede del museo è Palazzo Ricci, costruito nell’Ottocento e restaurato in stile Liberty nel primo decennio del Novecento. Offre al visitatore uno sguardo sul Liberty italiano attraverso numerosi e ben conservati dettagli: le sue rifiniture in ferro battuto, le decorazioni delle pareti, le porcellane e sì, persino un bagno, giunto fino a noi quasi intatto nell’allestimento del 1910. Sanitari di provenienza inglese, le piastrelle in ceramica bianca e verde, il delicato colore delle pareti e l’elegante specchiera. Ogni dettaglio aiuta a calarsi appieno nella bella vita di quegli anni.

Un po' di storia

Il restauro del palazzo fu commissionato all'architetto Gino Chierici da Raffaello Ricci, nel 1907. Il progetto fuse l'impostazione classica della facciata, quasi rinascimentale, con eleganti inserti Liberty, stile che si ripropone all'interno con linee sinuose e femminili, affreschi realizzati per decorare le zone di rappresentanza e fregi sempre nuovi nelle diverse stanze. La collezione di arte sacra nacque invece nel 1929 con una pinacoteca voluta dal parroco di Buonconvento, inizialmente collocata nel palazzo «Il Glorione» vicino alla pieve. Il trasferimento a Palazzo Ricci Socini avvenne molto più tardi, nel 1998.

Curiosità

La sede del museo ha per cugina una villa in campagna, detta «La Rondinella». Costruita lungo la strada che va a Torrenieri, fu commissionata al Chierici da Luigi Saverio, nipote di Raffaello Ricci. Luigi, però, non abitò mai la casa, e nel corso del tempo, in cambio, fiorirono testimonianze strane: rumore di passi, luci misteriose, sconosciuti che affermano di abitare la villa... Indubbiamente l’edificio esercita un fascino soprannaturale, aumentato dall'immagine eterea di una fanciulla biancovestita affrescata accanto al portone di ingresso e dal giardino, ormai in decadenza.

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Consigliato da
giuliatourguide

Come può un palazzo liberty accogliere fondi oro? A Buonconvento è possibile, ed il mix è strepitoso: vedere per credere!

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