Sagama e il suo tesoro

Cos'è e dov'è il comune di Sagama

Se si organizza un viaggio nell’entroterra sardo in provincia di Oristano, non può mancare una visita a Sagama. È un piccolo borgo collinare circondato dai vigneti e incoronato dai resti della sua storia: antichi nuraghi, stralci di mura romane e chiesette campestri. Ma il suo vero tesoro si trova al suo centro: è la chiesa parrocchiale di San Gabriele Arcangelo.

Da non perdere a Sagama: la chiesa parrocchiale

La chiesa parrocchiale dedicata a San Gabriele Arcangelo è il centro della vita spirituale di Sagama, ma anche il centro intorno al quale si è sviluppato il paese nei secoli. La si riconosce immediatamente dal campanile con la cupola a cipolla e la bella facciata in pietra con un piccolo quadrante di orologio incastonato in alto a sinistra.

Perché è speciale: il tesoro di Sagama

La parrocchiale di Sagama è conosciuta anche come «il tesoro di Sagama». Al suo interno, in una navata unica coperta da un’imponente volta a botte, sono custodite molte opere d’arte. La più importante è la statua lignea di San Gabriele Arcangelo realizzata nel Settecento. Protetta da una teca dietro la balaustra del presbiterio, sembra salutare i fedeli.

Curiosità: un borgo incoronato

Da alcune ricerche è emerso che il nucleo più antico intorno al quale si è sviluppato Sagama è un nuraghe. Attorno a questo c'era una specie di corona di altri nuraghi. Oggi restano le rovine solo di tre di questi, ma chi volesse indagare meglio sulla storia del borgo potrebbe divertirsi cercando i resti della cinta muraria cittadina di epoca romana, o le chiesette campestri che ancora oggi ricordano quell'antica corona di nuraghi.