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Dov'è
Cos'è e dov'è
La storia di Tavullia affonda le sue radici nel periodo medievale, quando era ancora conosciuta come Tomba di Pesaro. Il termine «tomba» nella sua origine latina rimanda ad un’altura, e Tavullia era infatti, grazie alla sua posizione privilegiata, uno dei principali castelli della zona, vedetta ineludibile per i passanti, spesso costretti a pagare gabelle e imposte per poterla attraversare, preoccupati di sfuggire ai vasti pantani della valle. Di quell’impianto medievale si conservano ancora le solide mura e il centro storico, a cui si accede da una piccola via in salita che penetra nella cinta muraria.
Perché è speciale
Proseguendo per le viuzze del centro storico è bello assaporarne la quiete, ammirarne le belle case, e sbucare su belvedere incantevoli. Prospiciente al centro storico, si staglia maestosa la facciata della Chiesa di San Lorenzo Martire, all’interno della quale riposano le reliquie di San Pio Martire, a cui la città di Tavullia ha sempre rivolto un culto sentito. Al suo interno, bellissimi mosaici potrebbero lasciar presagire un influsso bizantino, ma la realtà è ben diversa: si tratta di opere realizzate dai bambini di Tavullia, simbolo non solo di fede ma anche di creatività e appartenenza al territorio.
Da non perdere
Come ogni castello che si rispetti, anche Tavullia ha la sua torre. Qui la chiamano il Cassero, ed è possibile salire fino alla sua sommità per godere a 360° del panorama impareggiabile che circonda Tavullia, le dolci colline marchigiane ed i borghi che le punteggiano.
Un po' di storia
All’interno del Cassero è ospitata la mostra permanente «Artisti di guerra», che espone le riproduzioni di quadri realizzati dai pittori che seguivano le truppe durante la Seconda guerra mondiale, per immortalare le vicende belliche. Tavullia, in particolare, fu il luogo dove tra la fine di agosto e i primi giorni del settembre 1944 venne sfondata la Linea Gotica, la linea di difesa tedesca contro gli Alleati. Un evento cruciale, che diede il la alla riconquista della libertà italiana. Un solenne monumento poco distante dal centro, «Quota 204», è stato creato a imperitura memoria dei sacrifici che quella liberazione ha comportato.
Curiosità
In una delle piazzette, una piccola costruzione quadrangolare in mattoni sale dal terreno e attira lo sguardo. È la bocca della neviera, la grande cisterna piena di neve utilizzata dalle famiglie di Tavullia nel Medioevo come frigorifero ante litteram per la conservazione dei cibi.
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