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Dov'è
Cos'è e dov'è
Il borgo rurale di Toppo di Travesio, annoverato a buon diritto, per la sua storia, tra i Borghi più Belli d'Italia, è la meta ideale per una breve gita fuori porta. Questo territorio della collina pordenonese infatti, costituito da piccole borgate cristallizzate nel tempo, è caratterizzato da vecchie costruzioni in pietra e da portici ad arco che evocano la rude vita contadina di un tempo. Compreso tra il fiume Tagliamento a est e il torrente Meduna a ovest, raccoglie una selezione davvero speciale di autentici gioielli di storia, arte e architettura da scoprire seguendo gli itinerari appositamente studiati.
Perché è speciale
Il punto di partenza è il cinquecentesco palazzo dei Conti Toppo-Wassermann, divenuto centro culturale per l’intero territorio. Si presenta ai visitatori come una ricca dimora di campagna, ma oggi come oggi non è che l’inizio di un viaggio alla scoperta dei masi medievali e del castello che hanno segnato lo sviluppo di questo borgo. I masi in particolare, sono caratteristiche case rurali in pietra, con portici ad arco e cortili interni che oggi come secoli fa definiscono gli spazi di Toppo e ci raccontano di una vita antichissima e bucolica.
Da non perdere
Prima della residenza cinquecentesca, i signori del luogo vivevano in un castello, quello che si vede al di sopra della borgata di Pino. La struttura, per quanto diroccata, mantiene ancora un aspetto austero e solido, ed attraverso la sua porta arcuata e le feritoie continua a scrutare vigile il panorama circostante. Ha svolto così bene la sua funzione difensiva che al suo interno, durante i restauri del 2012, scavi archeologici hanno rinvenuto le prove dell’esistenza di un rarissimo esempio di zecca clandestina che, nel primo trentennio del XIII secolo, coniava monete false veneziane e carinziane.
Un po' di storia
Fin dal XIII secolo il borgo rurale di Toppo è diviso in due nuclei dal corso del rio Gleria: il primo, quello orientale, comprende la chiesa parrocchiale di San Lorenzo e i masi medievali di Toppo. La borgata di Pino invece, ad occidente, è situata ai piedi dei resti dell'antico castello. Il maniero è considerato uno dei più importanti esempi di architettura fortificata del Friuli del XII-XIV secolo, grazie al fatto che non ha subito mutamenti dopo il XV secolo. Nel Cinquecento appare però già abbandonato e in rovina, poiché i signori di Toppo si erano trasferiti ai piedi del colle, nell’attuale palazzo Toppo-Wassermann.
Curiosità
Per gli amanti della buona cucina, da non perdere è la degustazione della frittata tipica di questo borgo, insaporita dal formaggio salato della Val Cosa. Questo prodotto caseario, morbido e cremoso, viene lavorato nella frazione Molevana di Travesio e matura in una particolare salamoia di acqua, sale, latte e panna, conservata in tini di larice.
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