Lungo la linea Porto San Giorgio-Amandola
È bello saper "vedere" anche quello che non c'è più. Al Molino, l'unica, minuscola frazione di Monte San Martino nelle Marche, in un passato non molto lontano passava un trenino su una linea a scartamento ridotto. Partiva dal mare, da Porto San Giorgio, arrivava a Fermo e poi s'inerpicava fino ad Amandola (550 mslm) risalendo la valle del Tenna. Fece l'ultimo viaggio nel 1956. Ancora oggi la frazione viene chiamata "La Staziò" in memoria dei tempi in cui il trenino si fermava anche qui. Oggi non c'è più traccia della "Staziò", ma... state all'occhio! Lungo l'antica via ferrata, verso i monti o verso il mare, si nascondono ancora qua e là lievi tracce di questo binario e di questo trenino che impavido s'arrampicava verso i Monti Azzurri. Photo: Public Domain #binarileggendari #montesanmartino #ferrovieabbandonate #marche
cinespettacolo della Grancia
La data si avvicina: il 26 luglio riapre il Parco della Grancia! Hai già preso il tuo biglietto? 🌄 Un'intera giornata tra storia, natura e spettacolo, nel cuore della Basilicata, tra i vicoli di Brindisi Montagna, uno dei borghi più affascinanti della regione. 🦅 Spettacoli di falconeria 🍯 Laboratorio del miele 🎭 Teatro per ragazzi – I carnevali della Basilicata 🌾 Tradizione rurale viva 🚶♀️ Escursioni tra boschi e panorami mozzafiato 🎟️ Non lasciartelo raccontare: organizza la tua visita e acquista ora i biglietti su parcograncia.com 📍 Parco della Grancia – Brindisi Montagna (PZ) ✨ Il primo parco storico rurale d’Italia. Un’esperienza che merita di essere vissuta dal vivo. #parcodellagrancia #basilicata #mappadellemeraviglie #cercatoridimeraviglia Per vivere questa esperienza unica puoi prenotare presso @"Io sono qui"-locazione turistica ecosostenibile
la casa con vista su Tricarico
IO SONO QUI.. e ti aspetto per accompagnarti in un’esperienza che possa lasciarti una bella emozione da ricordare e da tramandare e che possa lasciarti un piccolo insegnamento di vita slow ed ecosostenibile a Tricarico. Questa è la vista che accompagna chi sceglie di dormire qui casa mia a Tricarico, nel cuore della Basilicata Scrivimi in DM per disponibilità e info #Tricarico #BasilicataTurismo #CasaConVista #vacanzeautentiche @"Io sono qui"-locazione turistica ecosostenibile#cercatoridimeraviglia #mappadellemeraviglie
BENVENUTO NALLA MAPPA AL VOLO DI CECCO SANTI
Diamo il benvenuto nella Mappa delle Meraviglie ad uno splendido evento dell'estate toscana: Il Volo di Cecco Santi a Vinci
Tanti giochi e spettacoli nelle magiche giornate medievali di Vinci, vieni a scoprire tutti i dettagli!
#mappadellemeraviglie #rievocazionimedievali #vinci
Il casello della palude
Un casello piccolo piccolo avvolto dal verde della Palude di Onara, vicino a Cittadella (PD).
Palude di Onara#binarileggendari
Benvenuto nella Mappa alla Pieve di San Floriano
Diamo il benvenuto nella Mappa delle Meraviglie alla Pieve di San Floriano, piccolo gioiello romanico della Valpolicella. 🍒🥰⭐️
Ce ne parla @Sergio Ragno vieni a scoprirla! 👇️
La Pieve di San Floriano, gioiello romanico in Valpolicella
#mappadellemeraviglie #valpolicella
- La coreografia -
La coreografia Dopo una camminata, le accabadore si dispongono in fila indiana vicino a s’accabau, gli passano attorno per tre volte in senso orario e antiorario. I giri simboleggiano gli ultimi giorni di vita del moribondo, quando s’accabadora poneva sotto il cuscino su jualeddu per aiutarlo a risanare (o almeno ci provava). Dopo i giri, s’accabau viene quasi avvolto dalle accabadore, successivamente il giogo viene tolto dalle spalle del moribondo, che cade a terra, aiutato da una accabadora che in quel momento tra le sue braccia gli canta una sorta di “Nenia” (ninna nanna) che lui si sarà sentito cantare dalla propria madre da bambino. Una volta che s’accabadora è a terra con il moribondo fa cenno a un'altra accabadora per poter dare il colpo finale. Una volta passato a dolce vita, le accabadore si riposizionano in fila indiana, accompagnate dal suono ritmico dei jualeddi appesi in vita, quasi a ricordare il tocco delle campane suonate a morto.
- Su cabidale, su trigu e su sale, sa làmpana, sos romagliettos -
“Su cabidale” Il cuscino, utilizzato anche per uccidere tramite soffocamento, ma, utilizzato da noi solo per far adagiare la testa del malato. “Su trigu e su sale” Il grano e il sale, vengono poggiati sulla testa de s’accabau una volta a terra, una sorta di medicina sarda antica che veniva utilizzata per togliere la negatività. “Sa Làmpana” la lanterna, cioè la luce della speranza appoggiata sempre vicino a s’accabau. “Sos Romagliettos” i mazzetti di fiori o erbe aromatiche, utilizzati per cercare di risanare o guarire il malato. Consegnato da noi al pubblico come portafortuna.
- Sos Jualeddos -
Alla vita teniamo legato “su jualeddu” un piccolo giogo che serviva per il rituale con il quale tentava per un'ultima volta di risanare il moribondo mettendolo sotto il suo cuscino. Il giogo era il simbolo della vita perché strettamente legato al lavoro nei campi, e quindi al pane alimento fondamentale per le famiglie. Secondo alcune fonti, quando il moribondo tardava a morire, significava che doveva scontare un peccato grave commesso durante la sua vita.
- Su mazzuccu -
In mano teniamo stretto “su mazzuccu” (martello molto pesante di legno stagionato di olivastro) con il manico corto che permetteva con facilità di essere impugnato correttamente per poter dare un colpo forte/sicuro sull' osso parietale del moribondo, in modo da assicurargli una morte rapida e indolore.