Piacere Cariati
Un mini-tour alla scoperta di Cariati Può iniziare dal centro storico, accedendovi dal Ponte, dove si ritiene esistesse un ponte levatoio; la parte adiacente, con la sua piazzetta, offre, dall’alto della cinta muraria, una visuale incantevole del panorama jonico. E’ una sorta di “terrazza a mare” dove si può gustare la rinomata produzione dei maestri gelatieri locali, apprezzata da visitatori di tutto il comprensorio e, nelle sere d’estate, da migliaia di turisti che occupano i tavolini all’aperto e ogni centimetro del muretto proteso sullo splendido scenario. Da qui, si può percorrere il perimetro della cinta urbica medievale, a partire dal torrione dell’Annunziata; passeggiare tra le viuzze (stritti), che s’intrecciano e si rincorrono in tutta l’area edificata, ammirare scorci pittoreschi, affacciarsi dal belvedere, e completare la visione dell’intero tratto costiero sul poderoso torrione della Valle. Il giro può continuare, raggiungendo, da una breve salita (‘u lavinari ir’a Vaddi) la balconata della Spezieria, sul torrione omonimo, che apre a un panorama collinare cosparso di uliveti e di piccoli paesi in lontananza. Da essa si diparte la via XX Settembre, il corso principale, che attraversa il borgo ed immette in innumerevoli vicoli, rioni, piazzette, su cui si ergono le tipiche case con ballatoio, maestosi palazzi gentilizi, e le emergenze monumentali: dalla Cattedrale neoclassica con campanile secentesco, intitolata a San Michele Arcangelo, al Palazzo Vescovile (XVII sec.) a quello del Seminario, la cui costruzione, dal 1649, si deve al vescovo Francesco Gonzaga dei Duchi di Mantova. Interessanti anche le chiesette minori edificate fin dal Seicento dalle confraternite laicali. A seguire gli altri “torrioni”: quello che incorpora il Seminario, quello della Travaglia e quello degli Spinelli, che identifica il sito dove sorgeva il Palazzo del Principe di Cariati. Fuori da Porta Pia, la chiesa quattrocentesca dei Frati Minori Osservanti, il monumento nazionale. Scesi alla marina, si può attraversare il borgo marinaro, seguendo il bel lungomare per giungere nell’area portuale, dove, oltre ai pescherecci, sono ormeggiate molte imbarcazioni per il turismo nautico, ed è situato il cantiere dei valenti maestri d’ascia locali. Da consigliare una passeggiata sul molo sopraflutto, da cui si gode un’ineguagliabile visione di Cariati, in versione notturna ancora più affascinante. Appena fuori dal paese, si possono trovare, tra le altre cose, il castello settecentesco di contrada Filice, di proprietà Venneri-Natale, la Tomba Brezia nell’area archeologica del Salto, e, nella frazione Tramonti, due pittoresche corti, che abbracciano antiche residenze padronali, dove, in un annesso ristorante, si può gustare un ottimo pranzo. Testo di Assunta Scorpiniti scrittrice e guida ufficiale di Jonio Wild