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Attigliano, terrazza sulla valle del Tevere
In alto un castello in rovina, in basso il fiume che scorre verso la città eterna
Dov'è
Cos'è e dov'è
Attigliano è un piccolo borgo in provincia di Terni a pochi chilometri dal confine con il Lazio. Il suo attuale nome sembra derivare dal latino attilius, legato alla presenza di un bosco di tigli che un tempo dava refrigerio agli abitanti. Oggi si presenta come una vera e propria terrazza naturale sulla Valle del Tevere. Sulla piazza centrale, Piazza della Rocca, spicca il campanile con l’insolito orologio formato da 12 ore e da un'unica lancetta e al centro, la Fontana dei Delfini, realizzata nel 1885 da Ramperto da Amelia con i materiali della Cava di S. Eugenia.
Perché è speciale
Le origini del borgo sono etrusche, ma le strutture che oggi contraddistinguono il nucleo più antico del borgo risalgono al periodo medievale. Elementi di grande fascino sono sicuramente i resti del castello di Attigliano: tratti di mura, alcuni torrioni e il portale d’ingresso. A guardarli ci si ritrova a fantasticare su come dovesse essere un tempo, un vero e proprio fortilizio con tanto di fossato e ponte levatoio. Presto però, gli occhi tornano al presente, e si fanno guidare fin sullo sperone di roccia più panoramico, affacciato sulla valle solcata dal Tevere.
Da non perdere
Il Library Museum, Museo dei Miti, dei Riti e dei Simboli, inaugurato nel 2020, ha sede in una palazzina rossa costruita all’inizio del secolo scorso ad Attigliano Scalo, a pochissima distanza dalla stazione ferroviaria. Il Museo custodisce circa 10.000 volumi, insieme a una grande varietà di dipinti, arazzi e oggetti provenienti da tutto il mondo, qui esposti in vivace dialogo con i libri, che ci introducono ai segreti alchemici o alla cultura sciamanica o ai più antichi riti orientali.
Un po' di storia
La storia di Attigliano è molto dinamica: prima era in mano ai Conti d’Alviano, successivamente venne coinvolta nelle guerre di Todi, città che mantenne il possesso del castello di Attigliano fino al Cinquecento. Il dominio del castrum poi passò alla famiglia Alviano e in seguito a papa Paolo III Farnese. Da lì si innescò un passaggio a numerose famiglie eminenti dell’epoca, fino ad arrivare all’Unità d’Italia, quando finalmente Attigliano divenne un comune autonomo.
Curiosità
Anche se il centro storico non mantiene più testimonianze dei tempi più antichi, nei dintorni del borgo è facile imbattersi in reperti storici ben visibili: tombe e cripte scavate nella roccia tufacea che testimoniano il passaggio della civiltà etrusca nella zona.
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