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Borgo medievale di Colletta e la sua Rinascita Hi-Tech
Un gioiello di tecnologia dove non lo avresti mai cercato, nascosto fra le pietre dell'entroterra ligure
Dov'è
Cos'è e dov'è
Arrivati all'ingresso del borgo, dopo aver percorso la parte meridionale della Val Pennavaire accompagnati dal ticchettio leggero di piccole goccioline d'acqua sul parabrezza, smette di piovere, anche se il cielo resta cupo. Dalla piazza si scende lungo una scalinata di pietra che ci conduce al primo spiazzo dove abbiamo una visuale più ampia sul borgo medievale. Rimaniamo incantati dalla sua bellezza: il colore della pietra grigia riporta indietro nel tempo, mentre porte e finestre perlopiù rosse, azzurre o verdi, risaltano con la loro modernità e vivacità. Quali segreti celeranno?
Perché è speciale
Mi sembra strano pensare che tutto il patrimonio originario dell'epoca medievale che stiamo ammirando qui, in realtà, sia frutto di una meticolosa ricostruzione, eppure è così. Qui è successo qualcosa di veramente straordinario. Sorrido al pensiero... Nonostante vi sia stata una particolare attenzione alla componente storico-architettonica nella sua riedificazione, Colletta di Castelbianco si fregia oggi di un'anima nuova, tutt'altro che medievale. Infatti, si rese tutta l'area tecnologicamente avanzata, con una cablatura in fibra ottica che ne percorre l'intera superficie. Un unicum in Italia.
Da non perdere
Ciò che non ti puoi assolutamente perdere è un soggiorno, anche di breve durata, nell'albergo diffuso di Colletta. A 300 metri di altitudine, circondato da infinite possibilità di svago alternativo, come l'arrampicata su pareti rocciose verticali se sei uno scalatore, oppure lunghe passeggiate nei boschi se ti piace camminare immerso nella natura. Riscopri la storia e le bellezze delle località vicine e gusta la qualità dei prodotti locali, nella pace più totale, senza però rinunciare alle tue abitudini hi-tech, cosa al quanto non scontata in queste zone. Ricordati infatti che sei nell'entroterra ligure...
Un po' di storia
Come molti altri territori del Ponente Ligure anche Colletta di Castelbianco fu semidistrutta dal potente terremoto del 1887. Dopo quasi cento anni di totale abbandono, quando ormai si pensava che il borgo medievale, ancora diroccato, fosse destinato a scomparire dalle mappe, l'architetto Giancarlo De Carlo si occupò dell'ambiziosa opera di ricostruzione del villaggio che, nel 2006, fu premiata come Miglior Restauro dall'Homes Overseas Awards. Oggi è in gran parte abitato da stranieri nordeuropei ed è, in gran parte, adibito ad albergo diffuso, con servizi di alta qualità, compresa una piscina.
Curiosità
L'esistenza stessa di Colletta così com'è oggi è, di per sé, una curiosità. Fu un gruppo di imprenditori che, fra gli anni '80 e '90 del Novecento, affidarono all'architetto Giancarlo De Carlo il piano di recupero dei volumi esistenti. Intuirono la potenzialità di quel fazzoletto di case arroccate sulla collina in una posizione privilegiata. Superarono l’idea di restituire la vita agli edifici preesistenti, cercando di attirare futuri abitanti che potessero lavorare da casa, ma nella pace assoluta dell'entroterra ligure. Come? Con l'integrazione della più moderna infrastruttura tecnologica: la fibra!
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