Cascia

Da non perdere

Nelle prime due decadi di maggio ci si prepara alla grande festa dedicata, naturalmente, a Santa Rita da Cascia, che si celebra il 22 del mese, con un grande corteo storico. I numerosissimi pellegrini che inondano, fin dall'alba, i porticati, i vicoli e le piazze della città, si riconoscono nei figuranti che rappresentano non solo Rita, ma anche il popolo del suo tempo. Il Pontificale, solenne celebrazione liturgica in onore della santa, si chiude con la suggestiva benedizione delle rose, in cui i partecipanti sollevano in alto il fiore, nel tentativo di raccogliere quanta più grazia possibile su di esso, condividendola poi con le persone care.

Un po' di storia

Anche in questo caso, come per molti altri comuni del centro Italia, si ha notizia di insediamenti antichi risalenti all'epoca romana, solo che qui l'abitato fu abbandonato nel I secolo a. C. in seguito a devastanti terremoti che sconvolsero l'area. Nel XII secolo, costituitasi comune, Cascia venne sottomessa dalla famiglia Trinci e poi da Federico II. Nel Medioevo conosce il suo periodo d'oro e nel XVI secolo fu annessa allo Stato Pontificio. Nel 1596 papa Clemente VII le riconobbe lo stato di città.

Curiosità

I primi a colonizzare queste terre furono i romani, i quali le convertirono in preziose aree agricole. Questo è testimoniato da reperti archeologici rinvenuti nell'Altopiano di Chiavano, fra cui si può, ancora oggi, ammirare i resti di un antico tempio, ma non è il solo... Un'altra importante testimonianza della storia antica di Cascia è una tomba del II secolo rinvenuta a Maltignano.