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Chiesa di Sant’Agostino di Caravate
In Valcuvia, echi dell'anno Mille negli affreschi e nelle sepolture di una chiesetta
Dov'è
Cos'è e dov'è
La chiesa di Sant'Agostino si trova a Caravate, piccolo centro urbano protetto dalle colline digradanti verso il lago Maggiore. Qui riaffiorano le tracce di un passato che parla della civiltà di Golasecca, di insediamenti etruschi, romani e celti. Ma sono quelle del medioevo le più vive, conservate nel tessuto stesso di Caravate, al cui centro si trova la chiesa. L’edificio è stato oggetto di studi e restauri recenti che gli hanno restituito il suo antico splendore: opere di pulizia e di rimozione dei tamponamenti più recenti sembrano aver riportato in vita un angolo di medioevo.
Perché è speciale
S. Agostino presenta una struttura anomala tra le chiese della provincia di Varese: le sue caratteristiche sono infatti tipiche dell'arte carolingia. La pianta è rettangolare ad aula unica con due absidi contrapposte rivolte ad est e ad ovest. Le indagini archeologiche hanno tuttavia ridimensionato l'originalità dell'oratorio. La chiesa nasce con un'unica abside rivolta ad est con il campanile e l'ingresso posti sul lato settentrionale rivolto verso il monte. Si è trattato quindi di modifiche successive che hanno portato a questa struttura atipica e molto diversa dall’originale.
Da non perdere
La chiesa all’interno era decorata ad affresco. Lo sappiamo perché alcune tracce di questo ciclo trecentesco sono ancora presenti, mentre altri frammenti sono stati strappati e oggi conservati nel palazzo comunale, tra cui un’importantissima scena della Crocifissione gotica e una dell’Adorazione dei Magi. Questo ciclo decorativo rappresenta uno splendido esempio dell’arte pittorica lombarda dei primi secoli dopo il Mille.
Un po' di storia
La piccola chiesa è stata costruita in stile romanico nei secoli XI-XII. La sua storia affonda le radici nel 1107 quando viene citata per la prima volta in un atto formale. In seguito in alcuni documenti del 1157 Federico Barbarossa ne attesta la proprietà al monastero di San Pietro in Ciel D’Oro; successivamente verrà ceduta ad un privato e trasformata in oratorio scolastico. Questo segnerà l'inizio di un lento declino.
Curiosità
Nel 2002, le opere di restauro e di recupero intorno alla chiesetta di Sant’Agostino hanno svelato una necropoli. Si tratta di un complesso di quattordici sepolture a inumazione datate tra l’VIII e il IX secolo. Qui venivano sepolti gli abitanti di Caravate, che oggi sono oggetto di studio per cercare di scoprire nuovi aspetti della vita dell’epoca. Le tombe sono rimaste a vista per permetterci di gettare almeno uno sguardo sulle tracce del passato e per vedere la chiesetta e i suoi dintorni proprio come la si sarebbe trovata all’epoca.
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