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Cimitero Acattolico di Roma
Un'oasi di pace che ristora lo spirito
Dov'è
Cos'è e dov'è
Il Cimitero Acattolico di Roma si trova nel quartiere di Testaccio, vicino a Porta San Paolo, a lato della Piramide Cestia. In questa silente oasi cittadina, circa 4000 tombe riposano all’ombra di cipressi, pini, profumate rose selvatiche e camelie. Oltre venti nazionalità straniere di tutte le confessioni religiose, non cattoliche, popolano il cimitero che è, a oggi, uno dei luoghi di sepoltura più antichi d’Europa. Niente di triste, quindi, ma un’insolita passeggiata nell’arte e nella storia, fuori dalle rotte del turismo di massa.
Perché è speciale
Immagina cavalieri, principesse, letterati, politici, scienziati, filosofi, artisti provenire da ogni angolo del mondo, sfilare per le vie di Roma e infine incontrarsi nella bellezza di questo giardino. Una moltitudine di storie si danno appuntamento qui senza bisogno di tenere a bada l’orologio. Ognuno lascia un ricordo, una frase, un’opera: traccia di ciò che è stato e che, in qualche modo, continua a essere: per me che scrivo, per te che leggi, per chiunque sia d’accordo nell’affermare «l’essenziale è invisibile agli occhi».
Da non perdere
Sono tante le tombe che a buon diritto richiamano l’attenzione dei visitatori: da quella dei poeti inglesi John Keats e Percy Bysshe Shelley al quella del figlio di Goethe; dalla tomba di Antonio Gramsci, a quella del pittore russo Karl Brullov. Ma tra tutte, L’Angelo del dolore merita un’attenzione particolare. L’opera è di William Wetmore Story, famoso scultore americano che dedicò la statua alla memoria della moglie. Narra la visita di un angelo che voleva portare dei fiori, ma fu colto dal dolore e si accasciò. Le ali quasi lo avvolgono. La grazia delle forme e la minuzia di particolari commuovono.
Un po' di storia
Il Cimitero sorse agli inizi del XVIII secolo. Prima di allora la Chiesa non consentiva di seppellire i defunti non cattolici in cimiteri consacrati pertanto vi fu l'esigenza di destinare agli estinti un luogo deputato. Fu Papa Clemente XI che riservò l'area di svago, allora nota come 'I prati del popolo romano', alla tumulazione dei protestanti.
Curiosità
Un particolare curioso riguarda la fitta presenza di gatti all'interno del Cimitero e, soprattutto, nei pressi della Piramide. Un’organizzazione di volontari nutre e offre aiuto medico ai mici che gironzolano indisturbati. Sarà il loro sesto senso o una semplice coincidenza a condurre qui gli amici dalle sette vite?
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