SHARRYLAND
Mossa, nel cuore del Friuli Orientale - 2 DI 3
Gli inebrianti sapori di Mossa
Sapori estasianti tra le colline goriziane
Dov'è
Vigneti baciati dal sole che vestono a festa le colline, vini inebrianti, da assaporare di cantina in cantina, storie e tradizioni da riscoprire negli edifici storici, tra le botti, le sale degustazione, attrezzi antichi ed affreschi.
Morbide onde verdi accarezzano l’orizzonte rigogliose e profumate: sono le colline del Collio che lì dove l’Italia finisce per incontrare la Slovenia e l’Austria danno il meglio di sé, regalando al nostro bel paese un altro motivo di orgoglio: i vini del Collio.
Per capire i profumi e i sapori che da questa zona si riversano eleganti nei calici, è d’obbligo fare un passo indietro, anzi, in sotto, per andare a conoscere la terra che dona vita e nutrimento ai vitigni dorati. Il Collio può vantare un terreno composto da marne e arenarie di origine eocenica, così particolare da avere un nome tutto suo a definirlo: «ponca», ricco di minerali che regalano ai vini della zona una struttura forte, inconfondibile. Ma il terreno da solo non basta a creare un vino eccellente, ed ecco che corrono in suo aiuto i caldi raggi del sole, il vento, che trasporta fin qui i profumi dell’alto Adriatico, e le Alpi Giulie che con la loro mole proteggono questo territorio dai venti più freddi del nord.
Eppure, ancora non ci siamo: gli ingredienti ci sono tutti, ma manca quel non so che, quel tocco in più che trasforma l’eccellente in indimenticabile. È passando per Mossa, attraversando i suoi campi ed inoltrandosi nel Preval, che si capisce ili segreto di questi luoghi. Le vigne non sono soltanto dei campi coltivati, sono piuttosto parte della famiglia che le possiede, o almeno vengono curate con lo stesso amore e la stessa attenzione che si dedica ad un parente. Ogni gesto è compiuto con passione e maestria, e tutti questi sentimenti sembrano venire assorbiti dai vitigni, raccolti nelle gocce dorate delle uve ed infine sublimati nei limpidi bianchi del Collio e nei profumati rossi. Ne sanno qualcosa le cantine locali, come Turus, Ronco Blanchis e la Ginestra, che da generazioni producono i vini tipici del territorio: Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Friulano, Malvasia e Sauvignon solo per citarne alcuni.
Però c’è ancora una cosa che non abbiamo apprezzato di questi vigneti: il ronzio delle api! Ce ne sono molte che si deliziano dei fiori di campo del Preval, ma che non disdegnano nemmeno le belle coltivazioni di queste terre. Il risultato è un miele avvolgente che riassume nel suo giallo ambrato i colori ed i profumi dei fiori di queste terre! Questo dolcissimo oro giallo si colloca talmente bene nel territorio che a Mossa si registra la presenza de «Il Favo», attività interamente dedicata all’apicoltura e alla vendita dei suoi prodotti, ma non solo: sta prendendo forza tra la popolazione l’importanza delle api per il nostro ecosistema, e così diventa sempre più frequente vedere delle arnie tra i filari, per tutelare questi simpatici insetti che ci accompagnano da talmente tanto tempo, da essere imprescindibili dalla nostra memoria e cultura.
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Indice
INTRODUZIONE
Mossa, nel cuore del Friuli Orientale
1 di 3
Mossa tra natura e storia
2 di 3
Gli inebrianti sapori di Mossa
3 di 3
Mossa, il Preval e i luoghi dello Spirito
Dov'è
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