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Dov'è
Cos'è e dov'è
Varese non è una città usuale: vi convivono un antico borgo, castellanze ed ex comuni. Il borgo è il cuore autentico della Varese che fu: crocevia di popoli, commerci e arte. È attraversato da Corso Matteotti, elegante via porticata sulla quale si apre l’Arco Mera, punto d’incontro tra le piazze del Podestà col vecchio municipio e San Vittore con la Basilica, il Campanile del Bernascone e il Battistero romanico. Perdersi con occhio curioso tra cortili, antichi monasteri, palazzi, vie e viali è una regola perché Varese è riservata e si svela solo all’ospite paziente e curioso di scoprirla.
Perché è speciale
Si presenta come incontro/scontro tra l’antico e la necessità di spazi solenni disegnati dal razionalismo degli anni ’30. Antiche case, palazzi e affreschi dialogano con le geometrie pure e i materiali freddi nella ricerca di pieni e vuoti, di luci e ombre, di austerità e rigore che riportano alla memoria le metafisiche Città Invisibili di De Chirico. Questo doppio volto, creato per elevare d’importanza il nuovo capoluogo, è oggi motivo di critiche o dichiarazioni appassionate ma, come sempre, sta all’osservatore cogliere il senso e la bellezza, anche malinconica, del passaggio della storia.
Da non perdere
Il miglior luogo in cui prendersi una pausa sono i Giardini di Palazzo Estense, oggi municipio e villa di delizia del 1700 di Francesco III d’Este. Realizzati su modello di Schönbrunn, custodiscono un incantevole giardino all’italiana con influssi francesi e dal colle si gode di una delle migliori viste della città. Leopardi li definì la Piccola Versailles di Milano, espressione che si riflette sulla città e sulla sua storia di meta di villeggiatura. Annesso è il parco all’inglese di Villa Mirabello, con il secolare Cedro del Libano e la Villa che oggi ospita il civico Museo Archeologico.
Un po' di storia
Varese fu un villaggio gallico, un castrum romano e un borgo mercantile; partecipò, mantenendo l’autonomia, alle vicende del Seprio e alle lotte fra Milano e Como. Nel 1765 Maria Teresa d'Austria la diede in feudo a Francesco III d'Este, donandole un periodo felice e prospero. Nel 1816 fu elevata al rango di Città e nel 1861 fu la prima a chiedere, per plebiscito, l'annessione al Regno di Sardegna. Tra Otto e ‘900 divenne meta turistica celebre in tutta Europa, il cui benessere portò ad uno sviluppo ordinato, al riconoscimento di Città Giardino e nel 1927 alla costituzione della Provincia.
Curiosità
Varese, con i suoi 6 parchi pubblici, decine di ville e spazi verdi che ne disegnano la forma incorniciata dal Campo dei Fiori, dalle Prealpi e dal Lago, è nota come Città Giardino: un connubio tra arte e natura che descrive l’anima della città. I Giardini Estensi e il Parco Mirabello sono l’esempio e il punto partenza della civiltà delle ville che hanno reso Varese centro ambito di villeggiatura nobile e poi, per decenni, capitale del turismo. La sua storia si intreccia anche all’acqua dei laghi che le fanno da corona: la radice celtica «var» o «vara» rimanda a un territorio ricco di acque.
Per organizzare il viaggio
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