Il sacro pozzo e il parco archeologico di Santa Cristina

Curiosità: le misteriose forme del pozzo

Un curioso fenomeno ha portato molti studiosi ad ipotizzare che il pozzo potesse essere un osservatorio astronomico. Capita che durante gli equinozi, il sole penetri fino all’acqua del pozzo e chi guarda dal tholos, può vedervi riflessa la sua figura capovolta; ogni 18 anni e mezzo, poi, è la luna a riflettersi nell’acqua e ad essere visibile dal tholos. Sicuramente quello era un luogo di culto dell’acqua, culto femminile per eccellenza, e alla «origine del mondo» allude la disposizione delle pietre di questo straordinario luogo sacro, la cui forma ricorda molto le rappresentazioni della vulva così diffuse in periodo preistorico.

Da non perdere intorno al pozzo: il villaggio cristiano…

Il villaggio cristiano risale al medioevo ed è formato dalla piccola chiesa dedicata a Santa Cristina, e di semplici abitazioni riservate ai monaci. Ancora oggi il santuario rivive nel mese di maggio, durante il novenario, e le casette ospitano pellegrini provenienti da tutte le parti della Sardegna.

... e il villaggio nuragico

Il villaggio nuragico si distingue per il Nuraghe in pietre basaltiche perfettamente conservato all’interno. Intorno si trovano diverse strutture: una capanna (più recente del nuraghe) forse destinata al bestiame; una struttura circolare con un sedile che corre intorno al muro perimetrale (oggi resta solo il basamento) che doveva essere destinata alle riunioni, e accanto un’altra struttura circolare che probabilmente serviva da recinto per gli animali sacrificali. Se il sito, come sembra, era un santuario, le altre costruzioni di cui resta solo la base sarebbero allora botteghe per i mercanti durante le feste.