SHARRYLAND
In bici in Valle d'Intelvi
Pedalando sul confine tra Italia e Svizzera alla ricerca dell'orso delle caverne
Dov'è
Un'avventura per esperti
Un percorso in biciletta per esperti di 24 km ci porta al confine con la Svizzera, con partenza e rientro in località San Fedele a Centro Valle Intelvi. Percorriamo un dislivello positivo di 990 m toccando un’altitudine massima di 1600 m slm. Il tracciato porta ad una totale immersione nella ruralità della Valle d’Intelvi e nelle sue tradizioni d’allevamento e casearie: passiamo per alpeggi, sostre, nevere; tutti luoghi stretti fra di loro in un unico filo rosso che racconta la storia di un tempo tra cascen, che con i loro fischi assordanti radunavano le greggi, famèl, che portavano le bestie del paese al pascolo nella bella stagione, e spalloni, l’altra faccia di questi ragazzi bruciati dal sole quando la sera si trasformavano in contrabbandieri.
Tra Storia e Preistoria
Ben presto però, arriviamo ancora più indietro nel tempo, fino alla preistoria, per poi fare un salto di secoli e arrivare a tempi a noi vicini: dalla Grotta dell’orso, ancestrale caverna scavata dall'acqua, rifugio invernale di orsi preistorici, alle fortificazioni erette e scavate durante la Grande Guerra per la creazione della Linea Cadorna a difesa della direttrice Alto Lario-Milano dall’avanzata tedesca. Questi luoghi, però, non furono mai, fortunatamente, teatro di guerra e oggi le trincee della Valle offrono un affondo storico e d’architettura tra sentieri e camminamenti.
La natura, la vera regina della valle
I paesaggi e i panorami non mancano: dalla vista da Orimento sulla Valle del Telo e sulla Pianura Padana a quella a 360° che si gode dal Fiore di Pietra, nuova opera del celebre architetto Mario Botta, sulla cima del monte Generoso, la vetta più alta della Valle d’Intelvi sulla quale passa il confine italosvizzero. Qui lo sguardo spazia dagli Appennini alle Alpi permettendo di ammirare dall'alto il Nord Italia, con la regione dei laghi e la catena Alpina del Gran Paradiso, dal Monte Rosa al Cervino e dalla Jungfrau al massiccio del Gottardo.
Il contesto naturalistico è eccezionale, grazie alla presenza di una grande varietà di piante, ma è la foresta di Maggiociondolo a rivestire il ruolo di protagonista: questi alberi, infatti, solitamente sono diffusi in esemplari isolati, in quest’area hanno formato uno straordinario bosco che tra maggio e giugno dona profumate fioriture fra le quali passeggiare, anche a cavallo.
Arrivi e partenze
Ci sono diversi itinerari che si collegano a questo percorso e offrono nuove avventure e stupore, permettendo di prolungare la permanenza qui in zona per qualche altro giorno.
Per esempio, dal ponticello dopo Orimento si giunge nella Foresta di Maggiociondolo e si prosegue su sterrato fino all’Alpe di Gotta. In discesa poi si incontrano due faggi monumentali il «Foo di Bait» e il «Foo di Parol», che nascondeva i messaggi per i contrabbandieri. Proseguendo si arriva all’incrocio con il Percorso delle Trincee.
Oppure ancora, si può prendere la via alta per il Generoso, ma è necessario essere camminatori esperti. Si procede nella Valle dell’Inferno, così conosciuta perché durante il XIX secolo bruciavano le braci rosse delle carbonaie e delle calcinaie. In alternativa, sempre da Orimento si può scendere lungo il crinale ad Erbonne, antico nucleo rurale sul confine, dove visitare il Piccolo Museo della Guardia di Finanza e del contrabbando. Il camminamento è in ripida pendenza e ha un meraviglioso e scenico tratto su scalini di pietra.
Per finire, esiste anche un'alternativa più riposante, ma carica di storia: da oltre 130 anni, la ferrovia a cremagliera sale da Capolago, sul Lago di Lugano, alla vetta del Generoso a 1704 metri di quota, percorrendo un tratto di 9 km attraverso un incantevole scenario alpino.
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