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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

L'abbazia di Follina, scrigno d'arte e di fede

Bellezza e pace che solo la musica può descrivere

Dov'è

Via Convento, 4 31051 c/o Abbazia di, Follina TV, Italia (200m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

La pittoresca Valmareno è percorsa del fiume Soligo, che scende dal lago di Revine incanalandosi tra le Prealpi Bellunesi e le colline dell’Alto Trevigiano: al suo sbocco nel XII secolo viene fondato un’insediamento benedettino attorno al quale si sviluppa l’abitato di Follina. Il complesso dell'abbazia comprende la basilica di Santa Maria, di stile gotico, con la torre campanaria a pianta quadrata, ancora romanica, e l'adiacente chiostro scandito da eleganti colonnine binate.

Perché è speciale

L'abbazia di Follina è un luogo d'eccezionale suggestione per la cornice d'ambiente, il perfetto stato di conservazione degli edifici e la ricchezza del loro corredo decorativo. Meta di pellegrinaggi, da secoli al centro della storia del suo territorio, è oggi officiata da una piccola comunità dell'ordine dei Servi di Maria, ma è anche un luogo aperto al mondo, come nel caso dell'ormai tradizionale concerto tenuto ogni estate dal violinista Uto Ughi.

Da non perdere

Nella penombra della basilica risalta, all'altare maggiore, una spettacolare cornice lignea gotica, al centro della quale è stata collocata una scultura molto antica, la Madonna del Sacro Calice, da sempre oggetto di venerazione e pellegrinaggio. La Vergine è in trono e sulle ginocchia regge il Bambino che, in piedi, benedice con la mano destra e con l’altra attinge da un calice: un insolito soggetto, che rimanda alla leggenda del Graal e accresce il fascino del luogo.

Un po' di storia

Nel Medioevo i monaci Benedettini si sono assunti la difficile missione di redimere le terre più riluttanti all'agricoltura sviluppando una vera vocazione per le sistemazioni idrauliche: talvolta s’è trattato di bonificare zone palustri, introducendo coltivazioni come il riso che richiedono un sapiente controllo delle acque; altre volte s’è trattato di regimare fiumi per sfruttare la forza idraulica a fini produttivi, molto spesso tessili, come nel caso di Follina.

Curiosità

Talvolta il nome di una località anticipa qualcosa della sua storia e della sua vocazione economica. Nel caso di Follina si fa riferimento a una particolare lavorazione della lana, la follatura, ovvero l’infeltrimento tramite battitura meccanica per rendere compatto e dunque più caldo il tessuto. E per muovere i magli che battevano i panni nel Medioevo occorrevano macchine mosse dalla forza idraulica: nel caso di Follina, dalle acque del Soligo.

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Consigliato da
Francesco Soletti

Tra Vittorio Veneto e Valdobbiadene, è una delle meraviglie dell'Alto Trevigiano.

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