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Cercatore di Meraviglie operativo da Vicenza ai quattro angoli del Veneto, per non dire del resto... dalla cultura alla buona tavola!
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Francesco Soletti
Una Vittoria scolpita nel ricordo...
#ilviaggiatoredigusto Da Traversetolo ci ero passato frettolosamente, ma quella Vittoria di bronzo che si protende dallo spigolo di un palazzo mi è rimasta impressa nella memoria... Ci torno appositamente, avendo scoperto che al suo autore, Renato Brozzi, è stato dedicato un museo personale... scopro così uno scultore che nella prima metà del Novecento è stato molto apprezzato, godendo tra l'altro della massima considerazione di Gabriele D'Annunzio... Tornando alla cosiddetta Vittoria Angolare, nell'esposizione se ne scoprono i bozzetti e le prove di fusione... Curiosità, scultura quasi uguale si trova al Vittoriale di Gardone Riviera, commissionata dall'immaginifico poeta di cui sopra per adornare la prua della nave Puglia... Le sculture celebrative sono quelle che hanno dato notorietà a Brozzi, ma nelle sale del museo se ne scopre anche la vocazione animalier (o animalista che dir si voglia)... studi e sculture per lo più di piccoli animali, colti in posizioni singolari, come certi aironi che col loro collo flessuoso si rivelano particolarmente scultorei... A Traversetolo e dintorni ci sono diverse mete interessanti, a partire dalla sorprendente pinacoteca della Fondazione Magnani Rocca, ma per oggi ho già di che essere contento, tanto più che sono atteso in una nota osteria delle vicinanze... non dimentichiamo che siamo in provincia di Parma, grandi classici, dunque, ma anche la personale curiosità per un certo stufato d'agnellone, da carne di pecora Cornigliese tornata in auge proprio sull'Appennino Parmense sotto il segno di Slow Food... #borghi #musei #scultura #foodpassion Il castello di Torrechiara, tra i più belli d’Italia Museo del Prosciutto di Parma Foto gentilmente concesse da: Museo «Renato Brozzi» - Parchi del Ducato - Slow Food
Francesco Soletti
La rocca, la dama e l'ermellino...
#ilviaggiatoredigusto Ormai lo avrete capito, le mie scelte di viaggio non rispondono a un criterio costante... sull'atlante questa volta a intrigarmi è la confluenza dell'Oglio nel Po... il convergere di due fiumi è sempre foriero di paesaggi interessanti... da Canneto sull'Oglio a Piàdena e poi giù verso Casalmaggiore... a metà strada ecco San Giovanni in Croce e il motivo della sosta è presto detto, dirimpetto ai portici, la scenografica villa Medici del Vascello... bisogna immaginarla nella sua forma di rocca quattrocentesca, quando vi riparò la nobildonna Cecilia Gallerani, che fu amante di Ludovico il Moro e per questo venne ritratta niente meno che da Leonardo da Vinci... proprio lei, la celebre Dama con l'ermellino, di cui si sente parlare diffusamente durante la visita e che si vuole sepolta nella vicina chiesetta di San Zavedro... Poi c'è il grande parco romantico attorno all'immancabile laghetto, punteggiato di improbabili accessori in un pot-pourri di stili... il tempio delle Nereidi, il tempietto di Flora, la rovina del convento gotico, la capanna olandese, la pagoda cinese... Per riprendermi dalla passeggiata invernale prefiguro un piatto di marubini, i ravioli cremonesi dal complesso ripieno speziato nel tradizionale brodo di tre carni... per il calice avrò solo l'imbarazzo della scelta, di certo amabile e frizzante: Lambrusco, Fortana o Bonarda? #borghi #ville #parchiegiardini #foodpassion Il ponte di barche di Torre d'Oglio Foto per gentile concessione: Villa Medici del Vascello - Ogliopo - Turismo Cremona
Francesco Soletti
Una piazza mantovana, un dipinto che fa Natale...
Tappa prenatalizia ad Asola, che ho scoperto nel mio solito modo, vagando col dito sull'Atlante Stradale e poi consultando la vecchia, cara Guida Rossa... Alla maestosa piazza XX Settembre s'affaccia la cattedrale di Sant'Andrea, nella quale metto il naso sulle prime per senso del dovere... Ma che sorpresa, a partire dallo splendido Polittico della Misericordia che brilla sull'altare maggiore... una Madonna che allarga il suo manto protettivo sulla comunità, attorniata da otto Santi, dodici Apostoli e quattro Dottori della Chiesa... Poi l'occhio mi cade sull'altare dov'è l'Adorazione dei Pastori di Giovanni e Bernardino da Asola... dipinto importante, come leggo, commissionato all'indomani della fine dell'assedio posto al borgo dagli imperiali, proprio nel giorno di San Giuseppe, ed ecco spiegato il soggetto... sarà l'imminenza del Natale, ma resto incantato dalle figure e poi anche dai dettagli... Di nuovo in piazza, una luce guida la mia curiosità sotto a un palazzo porticato... ed ecco la seconda sorpresa della tappa, un locale in perfetto stile Liberty, dove forse troverò soddisfazione anche alla voglia di cucina mantovana, con un'unica incertezza, agnoli in brodo o tortelli di zucca? #borghi #piazze #pittura #Liberty #foodpassion Chiesa Parrocchiale di Medole Foto per gentile concessione di: Visit Asola - Gran Caffè Liberty
Francesco Soletti
Meraviglie e delizie della pianura Reggiana
#ilviaggiatoredigusto Correggio? Ci sono stato illo tempore a motivo del suo più celebre figlio... “Nessuno meglio di lui toccò colori, né con maggior vaghezza o con piú rilievo alcun artefice dipinse meglio di lui,” così scrisse il Vasari di Antonio Allegri (1489-1534), detto per l'appunto il Correggio... Tappa d'obbligo, il Museo di Palazzo dei Principi, dove tra l'altro c'è un Mantegna! Piccolo, ma pur sempre un Mantegna.... Saranno passati trent'anni e nel frattempo, conseguenza di una più matura coscienza, diciamo così, ho sviluppato una passione per la scultura del Novecento... e a Correggio, in piazza, c'è una Vittoria Alata del Bistolfi che è una meraviglia... a proposito, impressionante, l'elenco dei giovani di Correggio caduti in guerra, che fa da sfondo alla Vittoria... a margine, se ben ricordo, sotto a un portico c'è una trattoria che riassume in sé il meglio della Pianura Reggiana... solo per dire, queste sono le terre del Parmigiano Reggiano delle mitiche Vacche Rosse, e dell'aceto balsamico tradizionale, quello che passa di botticella in botticella finché diventa un'ambrosia... prefiguro culatello di Zibello, tortelli verdi, cotechino nostrano con purè, zuppa inglese... sono tra l'altro curioso di assaggiare quel lambrusco 'metodo ancestrale', che solo a dirlo sento un'ebbrezza... #borghi #pittura #scultura #foodpassion Il Parmigiano Reggiano e il Balsamico delle colline Modenesi Foto gentilmente concesse da: Turismo Correggio - Museo Il Correggio - Consorzio Vacche Rosse
Francesco Soletti
Quando il fiume cambia idea: l'Oltrepò Mantovano...
#ilviaggiatoredigusto I fiumi sono entità dinamiche che per lungo tempo hanno fatto i propri comodi divagando nelle pianure... così è successo che un cambio di percorso del fiume Po, parliamo di un'alluvione di secoli addietro, ha portato questo pezzo di Lombardia sul versante delle terre emiliane... per me che scendo da Verona la porta d'accesso all'Oltrepò Mantovano è Ostiglia, approfittando dell'occasione per tornare nella vicina Oasi Lipu, 80 ettari, residuo di quelle paludi che in passato si stendevano a perdita d'occhio... Leggo che da qualche anno si registra regolarmente il passo migratorio del pettazzurro (Luscinia svecica) e mi verrebbe un colpo, ma anche un basettino (Panurus biarmicus) non sarebbe niente male... di là dal ponte, Revere e poi certi paesi dai nomi intriganti, Poggio Rusco, Magnacavallo, Schivenoglia... Troverò sicuramente una trattoria per soddisfare la mia voglia di bollito e la curiosità per la mostarda che da queste parti preparano con mele e pere di antiche varietà... Irrinunciabile, comunque, un passaggio a San Benedetto Po, 6700 abitanti e il rango di città concesso a motivo dell'abbazia del Polirone, che per coglierne l'ampiezza ci vorrebbe un drone... #riservenaturali #birdwatching #architettura #arte #foodpassion Un giorno a Mantova, la città dei Gonzaga Immagini gentilmente concesse da: Turismo San Benedetto Po - Oasi Lipu Paludi di Ostiglia – Wiki Commons (Åsa Berndtsson / Wolfram Riech) - Mela Campanina
Francesco Soletti
Traversando le Valli Grandi Veronesi...
#ilviaggiatoredigusto Nella ricerca della prossima tappa faccio scivolare il dito sull'atlante risalendo l'asta del Po... a un certo punto la trama delle strade s'allarga e in quell'inaspettato vuoto risalta un nome, Valli Grandi Veronesi... Intrigante! Quando poi scopro che il fiume che le attraversa si chiama Tartaro, – come il luogo dove Zeus esiliò i Titani, dice la Treccani online – la decisione è presa... leggo ancora che sotto la Serenissima le mefitiche Valli Grandi vennero trasformate in risaie, giusto una villa palladiana qua e là.... Riso dunque – Vialone Nano, la varietà tipica – e che risotto sia... La piccola capitale delle Valli è Isola della Scala, nome evocativo di un passato sotto il segno di Verona... la meta che mi pongo è una di quelle aziende, dove oltre a lavorare il riso lo servono anche in tavola... qualcuno mi ha parlato del robusto risotto all'isolana, bene, ma vorrei anche togliermi uno sfizio salumiero... chiedo dunque della stortina, ulteriore vanto della Bassa Veronese, una salamella conservata sotto grasso, morbidissima e profumata, tutt'altra cosa rispetto ai tosti cacciatori del supermercato... poi magari risalirò verso Legnago, cittadina vivace, mi attira il teatro dedicato ad Antonio Salieri, il celebre musicista che intrecciò la sua carriera a quella di Mozart... #borghi #teatro #ville #paesaggi #foodpassion Chiesa dei Santi Biagio, Fermo e Rustico Foto per gentile concessione di: Proloco Isola Scala - Teatro Salieri
Francesco Soletti
Sul magnifico Stradon del vin Friularo...
#ilviaggiatoredigusto La Bassa Padovana, terra da scoprire... tra i Colli Euganei e la Laguna di Venezia, campagne generose che al tempo della Serenissima hanno fatto la fortuna delle famiglie che le governavano... è quel che risulta evidente di fronte al complesso di villa Widmann in quel di Bagnoli di Sopra... la sontuosa residenza è il fulcro di una tenuta agricola che si espande ben oltre il primo orizzonte con vigne, risaie e stalle... Tanto importante, che una strada, anzi uno stradon, la collegava direttamente a Padova... qui tuttora si realizza quella filosofia dell'utile e dilettevole che fece della terraferma veneziana lo scenario di una stagione irripetibile... perla del Dominio è il vino Friularo, un rosso importante del quale vengono prodotti anche una vendemmia tardiva e un passito... così mi viene in mente che queste sono anche le terre della formidabile gallina padovana, detta 'dal gran ciuffo', inconfondibile... qui la preparano in insalata tiepida, 'in saor', come si suol dire quando nella cucina veneta si usano come ingredienti cipolla, aceto, uvetta e pinoli... #ville #vino #prodotti tipici #ricette #razze storiche Castello di Monselice Photo courtesy of: Dominio di Bagnoli - Stradon del Vin Friularo
Francesco Soletti
Una giornata particolare a Casa Matteotti...
#ilviaggiatoredigusto La Badoera, ovvero villa Badoer è una delle 23 architetture di Andrea Palladio nel Veneto che l'Unesco ha ritenuto degne di essere annoverate nel Patrimonio dell'Umanità... ed ecco com'è che Fratta Polesine, tranquilla cittadina attraversata dal Canal Bianco, vada considerata tappa d'obbligo per chiunque si trovi in viaggio tra Padova e Ferrara mosso da curiosità artistiche... Questa volta, però, ho un altro motivo per tornarci... ricorre infatti il centenario della morte di Giacomo Matteotti, che proprio da Fratta era partito affrontando la carriera politica in anni molto controversi... Poco distante dalla Badoera la visita della casa natale del deputato socialista, riallestita per l'occasione, è cosa più che raccomandabile... si conoscerà il Matteotti privato e sopratutto la coraggiosa moglie Velia, che con i due figli continuò ad abitarla portando il peso di una tragedia notoriamente sottaciuta dal regime... Una visita emozionante nella cornice di una splendida giornata d'autunno che vorrei concludere a tavola nel migliore dei modi... San Martino è già passato, ma l'arrosto d'oca è ancora punto di forza delle migliori osterie polesane... e per un brindisi a suggello dell'occasione, chiederò un vino d'antan, la Turchetta del Polesine, che mi sembra proprio ad hoc... #ville venete #personaggi #case museo #food and wine Photo courtesy of: Visit Fratta Polesine - Casa Museo «Giacomo Matteotti»
Francesco Soletti
Fuori dalle rotte battute, la Bassa Romagna...
#ilviaggiatoredigusto Ci sono piazze estroverse e piazze intime, piazze che raccontano storie sempre diverse... qui a Bagnacavallo, entroterra di Ravenna, nella cosiddetta Bassa Romagna, ne trovo una che non nasce come tale, ma come spazio al centro di un anello porticato... è la piazza Nuova, settecentesca, un tempo animata dalle voci di macellai e pescivendoli, oggi da chi frequenta una popolare osteria e dagli artisti che per una notte la usano come ribalta... a proposito, questa bella cittadina ha un palcoscenico di rango, il Teatro Goldoni, proprio adesso nel pieno della stagione di prosa e chissà che non sia fortunato... nell'attesa so che cosa fare, un plateau di salumi, indeciso tra gnocco fritto e piadina... e poi quei rinomati garganelli alla salsiccia o magari con i funghi porcini... nel calice, due vini indigeni miracolosamente recuperati, il bianco Rambëla e il rosso Bursôn... proprio con questi accenti e vi sfido a pronunciarli bene... poi farò due passi:“centro storico ben conservato” – leggo sulla fida Guida Rossa – “con impianto radiocentrico di origine medievale e vie porticate...” #borghi #piazze #teatro #sapori #vini #osterie Baccanale Photo courtesy of: Bassa Romagna mia – Osteria Piazza Nuova – Accademia Peduta Romagna Teatri
Francesco Soletti
Ebbene sì, anche questa è Romagna...
#ilviaggiatoredigusto Non me ne vogliano i bravi archeologi, ma gli scavi e i musei che ne conservano i reperti non sono in cima alle mie curiosità... ci sono pietre però che letteralmente aprono varchi sul passato e in tal caso... oggi sono a Sàrsina, alta valle del Savio, dove gli echi della riviera riminese giungono a stento... in epoca romana era un importante centro di passaggio alla volta dell'Etruria ed eccomi di fronte al cosiddetto Mausoleo di Rufo, monumento funerario ricomposto in un apposito padiglione alto 15 metri... quattro figure togate tra le colonne corinzie e una porta che prefigura l’ultraterreno... resto senza parole, come rapito da quell'atmosfera, per lo meno finché un languore non mi riporta su questa terra... Sàrsina, ma soprattutto Mercato Saraceno, poco più a valle, sono il sancta sanctorum delle piadine più rustiche, che qui vanno sotto il nome di 'gussùn', guscioni, ripiegati su un ripieno di erbette con variante autunnale di patate e zucca... e sarei curioso di assaggiare un bianco intrigante fin dal nome, il Pagadebit di Romagna... #borghi #archeologia #sapori #montagna @Fiera del Formaggio di Fossa di Sogliano DOP Photo courtesy of: Sarsina Turismo – Museo Archeologico Nazionale di Sarsina
Francesco Soletti
Montefeltro, roccaforte dei frutti dimenticati...
#ilviaggiatoredigusto Questa volta è un ricordo a guidarmi nel decidere dove far tappa in Montefeltro... Era più o meno il 1990 quando il poeta romagnolo Tonino Guerra se ne usciva con un'altra delle sue genialate, l'Orto dei Frutti Dimenticati... il biricoccolo, la nespola, la corniola, la giuggiola e via dicendo, che riunì in una sorta di arca dei sapori smarriti... per ritrovarlo dovrei tornare a Pennabilli, ma ho motivo di allungare la strada fino a Frontino, villaggio di 291 abitanti arroccato su uno sperone di roccia... pochi chilometri oltre, ecco il monastero di Montefiorentino, sullo sfondo di due montagne fiabesche fin dal nome, Sasso Simone e Sasso Simoncello... funghi e tartufi, certo, ma è anche la stagione delle sorbe, che stanno maturando sulla paglia, nella prospettiva di farne una formidabile salsa da carni bollite e arrosti... “Sorbole”, mi vien da dire, e vi lascio la curiosità di risalire al malizioso significato della più popolare esclamazione romagnola... # borghi #riservanaturale #sapori #botanica Piandimeleto Sassocorvaro: la meraviglia de «la rocca sbagliata» Photo courtesy of: www.visitfrontino.it - www.visitmontefeltro.it - www.parcosimone.it
Francesco Soletti
Cicerchia, una storia di 'bona usanza'...
#ilviaggiatoredigusto Questa volta è stata una reminiscenza cinematografica a guidarmi nella scelta... niente meno che «Il ragazzo di campagna», pellicola cult di Renato Pozzetto, affiancato da Massimo Boldi nei panni del più ruspante dei suoi amici, tale Severino Cicerchia... eccomi dunque alle porte di Serra de' Conti, media valle del Misa, entroterra di Ancona, che della cicerchia, legume d'antichissima tradizione, è una delle ultime roccaforti... merito soprattutto di una cooperativa dal nome evocativo, La Bona Usanza, ma anche di Slow Food, che a questo prodotto panda ha riservato uno dei suoi presìdi... Il borgo tiene fede al suo nome tanto per collocazione su una dorsale quanto per riferimento agli antichi signori che la fortificarono... tra le cose più interessanti, il Museo delle Arti Monastiche presso la chiesa di Santa Maria Maddalena... la ricognizione culturale è doverosa, ma attendo con impazienza il momento della zuppa di cicerchia, spero mi venga servita nel modo più intrigante, dentro una pagnotta rustica... nel calice, non si discute, un Verdicchio dei Castelli di Jesi, visto che Serra de' Conti ricade nel suo perimetro d'origine più stretto... #borghi #artigianato #sapori #vinibianchi Loretello: che bel Castello! Photo courtesy of: www.serradecontiturismo.it - www.museoartimonastiche.it - www.cicerchiadiserradeconti.it
Francesco Soletti
Vernaccia e ciauscolo, piccoli tesori dei Monti Azzurri...
#ilviaggiatoredigusto Un nome tira l'altro, come le ciliegie, anche se ormai manca poco alle castagne... vagando con lo sguardo sull'atlante stradale tra le colline di Macerata, ecco Serrapetrona!... nome evocativo, che ne riporta a galla uno ancora più intrigante, Vernaccia!... La Vernaccia di Serrapetrona, vino rosso esclusivo di questo borgo delle Marche... aroma inconfondibile nella versione ferma, sorprendente in quella passita e frizzante... vorrei assaggiarlo con quel salume sui generis che è una delle tante particolarità del territorio, il ciauscolo, dal latino cibusculum, morbido, quasi da spalmare... oppure con uno di quei formaggi pecorini stagionati che scendono dai Monti Azzurri, i Sibillini, laggiù in fondo... per il resto Serrapetrona è l'ennesimo esempio di quel che i borghi d'entroterra sanno riservare... nella fattispecie, il Polittico all'altare maggiore della chiesa di San Francesco... autore, Lorenzo d’Alessandro, detto il Severinate, gloria locale, attivo nel XV secolo... tre metri di larghezza e quasi quattro d'altezza, 26 tavole entro una cornice dorata, un palinsesto che spazia dalla nascita di Gesù al Calvario... da restare incantati! #borghi #arte #pittura #sapori #vino Tolentino Sarnano, il borgo di pietra cotta Photo courtesy of http://turismo.comune.serrapetrona.mc.it/
Francesco Soletti
A me lo sguardo! La leggenda del serpente aureo...
#ilviaggiatoredigusto Qualcuno mi ha detto meraviglie di una certa osteria e quando leggo l'indirizzo, corso Serpente Aureo, la curiosità fa di questa tappa un imperativo... Il nome Offida deriverebbe dal greco Ophis, serpente, per l'appunto, con tutto quel che di simbolico ed esoterico ne consegue... Etimo fantasioso, secondo i più autorevoli studiosi, fatto sta che l'antica Strada Maggiore oggi si chiama come s'è detto... una piazza scenografica, chiese, musei e perfino un grazioso teatro del primo Ottocento... se mi va bene, potrò dire di non aver portato inutilmente giacca e cravatta... il borgo occupa uno sperone di roccia tra due torrenti che confluiscono nel Tesino... valle di vigne eccellenti... Moltepulciano, Passerina e Pecorino le uve rappresentate nell'Enoteca Regionale allestita nell'ex convento di San Francesco... Giunti al dunque, strenghette e taccù sono due formati di pasta che vorrei sperimentare con uno di quei robusti sughi di queste latitudini...Chissà che resti spazio anche per quell'altra simpatica specialità marchigiana, il pollo`ncip `nciap... #borghi #teatro #sapori #vini #merletto L'arte del merletto a tombolo merita un monumento Photo courtesy of: www.turismoffida.com
Francesco Soletti
Una città di pietra a guardia della Majella
#ilviaggiatoredigusto Si sa gna va: che dàjje dàjje e dajje / la cipullette ti divente àjje... Si sa com'è: che dagli, dagli e dagli, anche le cipolle diventano agli... ovvero, la felicità sta anche nel farsi andar bene le cose così come sono... una poesia che parla di un matrimonio sulle prime d'interesse ma poi d'amore... un poeta di popolo, faceva il sarto, Modesto della Porta, arguto e al contempo profondo... il suo paese d'origine, Guardiagrele, gli ha dedicato una scultura molto particolare... il posto è una piccola meraviglia: “città di pietra”, come la definì D'Annunzio, sullo sfondo della Majella, la montagna madre... un chiesa romanica, Santa Maria Maggiore, davvero atipica con la facciata che s'innalza a campanile... e che campane!... Qui la lavorazione dei metalli è un'arte antica sublimata in un gioiello, la presentosa, che un tempo valeva come pegno di matrimonio... trovo tutto straordinariamente interessante... anche a tavola, a partire da una pasta al ragù di carni miste che prende nome dal mattarello scanalato, il rintrocilo, che serve per lavorarla... dulcis in fundo, un pan di Spagna e crema dal doppio nome: uno per così dire istituzionale, tre monti, per via della forma che ricorda le cime della Majella... l'altro vernacolare, zise delle monache, ammiccando alle vagheggiate rotondità delle religiose che lo preparavano... #borghi #poesia #arte #artigianato #sapori Lama dei Peligni, il paese dei camosci Photo courtesy of: https://abruzzoturismo.it - https://www.viviguardiagrele.it - www.tastefromabruzzo.com
Francesco Soletti
Il tesoro del Gran Sasso, un dolce pecorino...
#ilviaggiatoredigusto Farindola, 530 metri di quota, versante orientale del Gran Sasso, case di pietra che scaturiscono tra i boschi... risalendo con il pensiero il fiume Tavo si raggiunge, mille metri più in alto, il leggendario Campo Imperatore, altopiano che ha un che di tibetano... simbolo del parco nazionale è il leggiadro camoscio d'Abruzzo... il binomiale, Ruricapra ornata, sottolinea la distintiva lunghezza delle corna, condivise dai due sessi, come leggo, senza malizia... una bella storia di recupero dalla soglia dell'estinzione, che ha visto proprio Farindola in prima linea... notevole è anche la specialità della pastorizia locale, il pecorino di Farindola, storia millenaria, già decantato da Plinio il Vecchio e Marziale, una recente celebrità in area Slow Food... a prescindere dalla lavorazione del latte a crudo, il segreto sta nel caglio di maiale, accorgimento che preserva la dolcezza anche nel formaggio stagionato... ultima curiosità del giorno, un calice di Montonico di Bisenti, bianco superiore nelle lodi dell'abruzzese che ci mette sempre il becco, Gabriele D'Annunzio... #borghi #montagna #parchi nazionali #sapori Il borgo di Castel del Monte Photo courtesy of: https://www.gransassolagapark.it - https://www.fondazioneslowfood.com - https://abruzzoturismo.it
Francesco Soletti
Binocolo alla mano, le gole del Sagittario...
#ilviaggiatoredigusto Ah, come farei senza il mio fido atlante stradale del Touring... negli anni l'ho riempito di promemoria nella speranza che in certi luoghi prima o poi ci sarei capitato... così, adesso che in cerca di refrigerio risalgo le valli d'Abruzzo, mi salta all'occhio Scanno, 1018 metri di quota... paese pittoresco, al cospetto delle montagne marsicane, con una tradizione d'abbigliamento femminile candidata al World Heritage Unesco... Da qui parte la strada che dopo aver costeggiato due laghi discende le tortuose gole del fiume Sagittario... riserva naturale con una straordinaria rassegna della fauna appenninica... non pongo limiti alla Provvidenza, ma terrò d'occhio soprattutto le rocce per cogliere il volo orlato di scarlatto del picchio muraiolo... Che cosa dimentico? Già, quando l'ora volgerà al desìo, vagheggio una modesta cena con salumi e formaggi di montagna, salvo cedere alla tentazione di certi sughi di castrato e grigliate d'agnello... d'altra parte, dove, se non qui? #borghi #montagna #fiumietorrenti #birdwatching Scanno, il lago a forma di cuore Lago ed Eremo di S.Domenico a Villalago Photo courtesy of: https://www.visitscanno.com - https://www.provinciachieti.com - https://commons.wikimedia.org / D. Budhathoki
Francesco Soletti
Su per i monti, chiedendo di una certa Signora...
#ilviaggiatoredigusto Non si passa per caso da Venafro, cittadina del Molise più interno, incuneato tra Lazio e Campania... importanti vestigia romane e un olio d'oliva decantato da Orazio... questa volta ci torno con più sensibilità per il paesaggio della valle del Volturno e una specifica curiosità gastronomica... tanto più che alle spalle del centro storico, salendo al monte Santa Croce, l'olivo, con veri patriarchi, è protagonista di un parco agricolo... un'upupa sfarfalla via dalla frattura di un tronco contorto... bellissimo, ma non sono ancora giunto alla meta ed eccomi dunque sulla strada che sale pittoresca verso Conca Casale... è qui che spero di incontrare una 'signora' con la S maiuscola... chiamano così un salume pregiato di cui un tempo si faceva simbolico omaggio alla consorte del primo cittadino... tagli di coscia suina, pepe, peperoncino, coriandolo e finocchietto... e poi un aroma di agrume che lo rende più che speciale... mi vien da dire, signorile... #borghi #archeologia #riservenaturali #sapori Castello Pandone di Venafro https://www.parcodellolivodivenafro.eu - https://www.facebook.com/prolocovenafro - https://www.fondazioneslowfood.com/it/presidi-slow-food/signora-di-conca-casale - https://commons.wikimedia.org / T. Meltzer
Francesco Soletti
Dalla guerra al life-style, immagini di una vita romanzesca...
#ilviaggiatoredigusto Sophia Loren a Hollywood, Pablo Picasso a Saint-Tropez, Peggy Guggenheim in gondola a Venezia... che cos'hanno in comune queste figure iconiche del Novecento? Lo stesso fotografo... Tony Vaccaro, classe 1922, da Bonefro, primo entroterra adriatico del Molise... Una storia romanzesca di separazione e ritorno... un italo-americano, che come tanti altri si è trovato sulle spiagge dello Sbarco in Normandia, ma come photoreporter... poi l'affermazione come fotografo di moda e società per la rivista Life... infine, ultranovantenne, l'invito a tornare al paese dei padri per inaugurare una mostra permanente di sue opere... Per inciso ci capito proprio nei giorni in cui si fa festa a base di pasta allo scarpariello (chiedere spiegazioni in loco), baccalà fritto e sfogliatelle... tra l'altro, Bonefro, dal latino Viniferum, dispensatore di vini, e dunque mi aspetto di venire a contatto con quel bianco da uve Tintilia che è peculiarità proprio di queste terre molisane... #borghi #paesaggi #fotografia #sapori CVTà Street Fest Photo courtesy of: https://www.facebook.com/comunebonefro - Tony Vaccaro
Francesco Soletti
Bauxite e salsiccia, colori e sapori d'Alta Murgia...
#ilviaggiatoredigusto Che meraviglia l'Alta Murgia, assurta a parco nazionale vent'anni fa anche se pochi lo sanno... tra le sue perle, il geosito di Spinazzola, una miniera a cielo aperto che rivela la sorprendente natura del sottosuolo... bauxite, il minerale dalle tonalità rossastre che è la materia prima dell'alluminio... soggetto assai fotogenico, il geosito, come peraltro la ghiandaia marina, sgargiante uccello migratore che ci svolazza attorno... va da sé che si faccia tappa a Spinazzola, paese di antica storia e recente fama come location cinematografica... a rendere la giornata ancor più speciale, la locale salsiccia, lavorata a punta di coltello e poi passata sulla griglia... delizioso supplizio, lenito da uno di quei vini bianchi per cui si tira in ballo perfino la Magna Grecia... #geologia #birdwatching #borghi #location #sapori Necropoli del «Padre Eterno» a Gravina in Puglia Photo courtesy of:https://www.prolocospinazzola.it - https://www.parcoaltamurgia.it - https://commons.wikimedia.org / A. Mikołajewski