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La Mela Rosa dei Monti Sibillini e Monte San Martino
Una storia di frutti dimenticati, cultura contadina e presidio Slow Food
Dov'è

Conosciamo la Mela Rosa dei Monti Sibillini
Piccola, irregolare, leggermente schiacciata ai poli e con sfumature rosa sulla buccia: la Mela Rosa dei Monti Sibillini – conosciuta anche come mela rosa marchigiana – è un'antica varietà coltivata nei territori dell'entroterra marchigiano. Il suo sapore asprigno e zuccherino e il profumo intenso la rendono unica. Nonostante l’aspetto poco appariscente, è un frutto dalla lunga conservazione: può essere raccolta a ottobre e durare fino ad aprile, mantenendo intatte le sue qualità. Una vera eccellenza dei Monti Sibillini.
Frutti dimenticati e tutela Slow Food: perché è così speciale
Questa varietà è considerata uno dei frutti dimenticati: un tempo diffusa nei frutteti familiari, la mela rosa dei Sibillini ha rischiato di scomparire a causa della grande distribuzione, che privilegia varietà più standardizzate. Fortunatamente, il suo valore è stato riconosciuto da Slow Food, che l’ha inserita tra i presìdi Slow Food delle Marche. È un frutto rustico, che non necessita di trattamenti chimici intensivi, e rappresenta un importante simbolo della biodiversità agricola locale.
La Festa della Mela Rosa a Monte San Martino
Il modo migliore per scoprire e gustare la mela rosa dei Monti Sibillini è partecipare alla Festa della Mela Rosa, che si tiene ogni anno a novembre a Monte San Martino, piccolo borgo dei Monti Sibillini in provincia di Macerata. Durante la festa, i produttori locali mettono in vendita questo frutto straordinario e lo celebrano con ricette tradizionali. È l’occasione perfetta per assaggiare la mela rosa marchigiana da sola e sul piatto, e portarne a casa qualcuna, per scorta personale.
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