SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
L'antica pieve di San Giovanni Battista è un piccolo edificio romanico datato al XI secolo e collocato fuori dall'abitato di Vespolate, lungo la vecchia strada per il paese di Tornaco. Il suo aspetto è cambiato nel corso dei secoli, ma all'interno ospita ancora tracce di un ciclo di affreschi interessante, testimonianza della tipica pittura novarese tra XIV e XVI secolo.
Perché è speciale
L'apertura deve essere concordata. Ma già l'esterno, rimaneggiato rispetto alla struttura originale, è particolarmente significativo, con la parte absidale caratterizzata dalle tipiche coppie di archetti pensili romanici. In realtà la chiesa originale aveva funzione pievana (quindi era decisamente importante), era a tre navate, aveva un battistero ed era circondata dal cimitero. Addirittura è presumibile che la chiesa sia stata costruita su una necropoli di epoca precedente, secondo alcuni studi sulle rovine di un tempio pagano dedicato agli dei Giove e Diana. Dal punto di vista archeologico, provengono da qui manufatti in terracotta, reperti in vetro, monete romane e frammenti metallici, indice di un insediamento.
Da non perdere
Le pareti presentano tracce di affreschi che raffigurano santi. La loro datazione sembra collocarsi tra il XIV e il XV secolo, ma tracce di decorazione duecentesca suggeriscono che le decorazioni risalgano all'ultima fase di campagne decorative iniziate già nel XI secolo. Particolare è la pala d'altare quattrocentesca, costruita in muratura, suddivisa in due spazi da elementi in cotto: nel timpano c'è un’Annunciazione con castello turrito, nella parte sottostante una Madonna seduta in trono, affiancata da San Maiolo (o San Gaudenzio), San Giovanni Battista, San Giovanni Evangelista e San Francesco d'Assisi.
Un po' di storia
La prima testimonianza certa della chiesetta è datata 1024. Nel 1132 viene indicata come pieve, da cui dipendevano undici cappelle tra il basso Novarese e l'area Lomellina di Vigevano. I sacramenti si svolgevano qui per tutti gli abitanti di queste terre. Nel 1361 la pieve subì gravi danni durante le battaglie tra Galeazzo II Visconti e il marchese Giovanni II del Monferrato. Per difendersi, Galeazzo Visconti applicò la tecnica della «terra bruciata», dando fuoco a tutto il paese e distruggendo completamente il battistero. Nel XV secolo le funzioni non si svolgevano più qui, ma iniziarono le campagne decorative di cui vediamo ancora oggi parte degli affreschi.
Curiosità
La pieve di San Giovanni non ha solo decorazioni pittoriche, ma anche diverse incisioni popolari, sui muri interni e sugli affreschi stessi. Queste incisioni sono databili tra il XVII secolo e il Novecento e in buona parte sono state realizzate da eremiti che abitavano in una vicina abitazione. Alcune danno anche informazioni storiche o testimonianze socio culturali, come l'ingresso di don Pietro di Toledo in Vercelli con l’esercito regio nel 1617, la fermata dei francesi a Mortara nel 1656, l'epidemia (definita «contagio») del 1721 o la forte tempesta dell'11 agosto 1764.
Per organizzare il viaggio
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Collezioni
Scopri luoghi e ricerche correlate
La Mappa ringrazia:
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Dov'è
Collezioni
Scopri luoghi e ricerche correlate