La Scalinata della Piaggia e il Pozzo della Polenta

Da non perdere

Non si può mancare, in una visita al borgo di Corinaldo, una salita (o discesa se volete) lungo la Piaggia, in particolare entrando attraverso il doppio arco di Porta Santa Maria del Mercato, splendido esempio di architettura difensiva tra medioevo e rinascimento. Il momento migliore per farlo è il terzo finesettimana di luglio, quando Corinaldo si veste a festa per la rievocazione storica della Contesa del Pozzo della Polenta. È un’occasione d’oro per immergersi in un clima medievale e festoso, oltre che per conoscere un po’ più a fondo la storia di Corinaldo e della sua gente.

Un po' di storia

Nell’antichità le «piagge» erano le vie in pendenza che collegavano i diversi livelli sui quali era organizzato il paese. Agli inizi del XV secolo, dove ora si trova la scalinata, c’era una via in salita coperta da un selciato, quasi una piazza inclinata percorsa da persone e carri. C’era anche un pozzo, in uso fino alla fine dell’Ottocento e coperto nei primi anni del ‘900 quando venne costruita la scalinata. Negli anni ‘80 si fecero delle ricerche dell’antico pozzo che non diedero risultati. Si decise quindi di scavarne uno nuovo che oggi è attrazione per i turisti e sfondo scenografico per la celebre rievocazione storica della Contesa del Pozzo della Polenta.

Curiosità

Tra storia e leggenda, la vicenda del Pozzo di Corinaldo è di quelle da non perdere. Si dice che un contadino stava salendo la Piaggia portando sulle spalle un sacco di farina di mais. Affaticato si appoggiò al pozzo, ma il sacco vi cadde dentro e il pover'uomo si calò nel pozzo per recuperarlo. Chi osservava la scena diceva che il contadino stava mangiando la polenta nel pozzo, qualcuno suggeriva di aggiungere una salsiccia per non mangiarla scondita. La diceria, alimentata anche da chi all’epoca voleva screditare Corinaldo, alimentò l’immagine di un paese di «picchiatelli», dalla quale è nato lo spunto per l'annuale Contesa del Pozzo della Polenta.