SHARRYLAND
«La vita del soldato nella Grande Guerra»
Il museo che racconta la quotidianità al fronte
Dov'è
Cos'è e dov'è
Quando si parla della Grande Guerra, o si visitano le trincee, è impossibile non chiedersi come dovesse essere la vita dei soldati. Le difficoltà che dovevano affrontare erano talmente tante che è davvero impossibile riuscire ad immaginare una giornata al fronte. La domanda, però, è molto valida, e merita una risposta, ed è qui che viene in nostro aiuto il museo allestito nel 1999 a Recoaro Terme: «La vita del soldato nella Grande Guerra». Al suo interno, una inusuale raccolta di testimonianze di oggetti di uso quotidiano in dotazione sul fronte alpino durante la Prima Guerra Mondiale.
Perché è speciale
Gli elementi esposti sono stati recuperati principalmente nelle zone dell'Adamello e del Pasubio dal recoarese Antonio Storti ed offrono un'interessante prospettiva sulle condizioni della vita quotidiana in trincea sul fronte italiano e austriaco. Il tutto è fortemente integrato con il contesto, ossia la Grande Guerra: il museo di Recoaro Terme, infatti, fa parte del circuito «Ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi vicentine».
Da non perdere
Gli oggetti raccolti spaziano dal vestiario dei soldati all'alimentazione, dall'igiene personale ai lavori in trincea, dalla difesa individuale ai momenti di riposo. Attrezzature militari come baionette, gavette, scarponi e vestiario si accompagnano a scatolette, tabacchiere, bottiglie, piccoli oggetti che, nonostante tutto, cercavano di mantenere un sottile legame con la quotidianità che, anche a più di un secolo di distanza, non cessa di far sentire un nodo in fondo alla gola.
Un po' di storia
Recoaro Terme era un paese di confine fra Regno d'Italia e impero Austro Ungarico e la zona di Campogrosso divenne una posizione difensiva strategica e di retrovia. Nascevano proprio lì le prime trincee, elementi corti e blindati secondo le istruzioni dello Stato maggiore dell'Esercito, costruite sfruttando l'abbondante legname fornito dalle zone boschive circostanti.
Curiosità
Per capire ancora meglio gli oggetti esposti e il loro ruolo nella vita dei soldati, si può fare una passeggiata all’esterno del museo: a Campogrosso, un facile itinerario escursionistico collega i resti dei manufatti militari della Grande Guerra. Il percorso ha inizio poco oltre il rifugio, nel versante nord delle cime Postal e Osservatorio, e ci accompagna nei luoghi che chissà, probabilmente sono stati calpestati da quegli scarponi come quelli che abbiamo appena visto esposti al museo.
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