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MIDeC - Museo Internazionale Design Ceramico
Alla scoperta delle ceramiche d'artista
Dov'è
Cos'è e dov'è
A Cerro di Laveno Mombello c’è un museo unico nel suo genere: il MIDeC. Situato nel cinquecentesco palazzo Perabò ha acquisito nel tempo numerose opere in ceramica: grandi vasi, portaombrelli, piatti da parata e servizi da tavola finemente decorati… Realizzati tra la fine dell’Ottocento e la metà del Novecento dalle maestranze della Società Ceramica Italiana (S.C.I.) di Laveno Mombello, sprigionano fascino, raffinatezza ed esuberanza grazie alle fini decorazioni e alle innovative forme di design. Più che una visita museale, qui si ha l’occasione di affrontare un viaggio nell’arte ceramica.
Perché è speciale
Questo percorso non poteva che svolgersi qui, nel territorio che è pervaso dalla tradizione della lavorazione della ceramica. La storia degli stabilimenti industriali ceramici di Laveno, infatti, è la storia di imprenditori illuminati, che dalle risorse del territorio crearono un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. La collezione permanente ci mostra la produzione locale tra Otto e Novecento. Sculture e pannelli in ceramica di Angelo Biancini, Guido Andlovitz, Pietro Melandri, Giovanni Gariboldi impreziosiscono le pareti del Palazzo, attestando l’assoluto livello artistico delle opere prodotte nelle Ceramiche lavenesi.
Da non perdere
Una delle grandi personalità artistiche che è possibile incontrare tra le mura del MIDeC è Antonia Campi. Scultrice e designer italiana, con la sua originalità diede un importante contributo alla Società Ceramica Italiana di Laveno Mombello, realizzando opere uniche e in controtendenza. Proprio a lei è dedicata la sala inaugurata il 25 ottobre 2020, dove sono raccolti alcuni tra i suoi lavori realizzati tra gli anni 50 e 70 del Novecento, espressione della perfetta coesione di ergonomia funzionale, concezione formale ed espressione della sensibilità progressista di epoca.
Un po' di storia
Tra i vari direttori artistici delle ceramiche lavenesi, che le hanno rese celebri anche oltre confine, è doveroso ricordare Guido Andlovitz, considerato tra gli artefici della storia ceramica italiana, e Antonia Campi, designer e ceramista tra le più originali e moderne. La sede del museo è Palazzo Perabò, costruito alla fine del XVI secolo dalla famiglia Conti Guilizzoni e nel tempo fu adibito a diversi utilizzi. Nel 1968 venne acquistato dall'Amministrazione comunale con l’idea di istituire un luogo dove raccogliere la produzione ceramica lavenese. Il 9 maggio 1971 fu inaugurato il museo, con la denominazione di Civica Raccolta di Terraglia.
Per organizzare il viaggio
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