SHARRYLAND
Oratorio della Santissima Trinità a Momo
La Cappella Sistina dei novaresi, lungo l'antica via dei pellegrini
Dov'è
Cos'è e dov'è
Poco lontano dal centro abitato di Momo sorge un piccolo oratorio. È preceduto da un portico sorretto da due pilastri e una facciata a capanna. Le pareti esterne sono chiare e semplici. Si direbbe in tutto e per tutto un oratorio di campagna. C’è un particolare che rompe il candore dei muri esterni: alcune tracce di affreschi, sbiaditi dal tempo e dalle intemperie, richiamano l’attenzione anche se ridotti in questo stato. In origine dovevano essere bellissimi. Se questo è l’esterno, forse è proprio il caso di curiosare un po’ anche all’interno, chissà cosa ci attende!
Perché è speciale
Una volta dentro, sarà più forte di voi: un primo «Oh!» vi sfuggirà che lo vogliate o no, e poi salterete uno o due respiri, troppo impegnati a guardarvi intorno per ricordarvene. Le pareti sono ornate da un ciclo di affreschi colorati e nitidi, straordinaria documentazione dell’arte novarese tra la fine del XV secolo e i primi decenni del secolo successivo. Distribuiti su due registri, raffigurano gli episodi della vita di Cristo legati all’Infanzia e alla Passione, oltre all’Annunciazione e al Giudizio Universale posto in controfacciata. Artefici di tanto splendore furono i fratelli Cagnola nel 1512.
Un po' di storia
Sorto su un ramo laterale di quella che anticamente era la via Francisca che da Novara attraverso Borgomanero e il Lago d’Orta portava ai valichi alpini, l'edificio nacque in origine come cappella di sosta per i viandanti. Nel tempo diversi interventi hanno modificato il nucleo originario dell’edificio. Agli inizi del XIII secolo la cappella fu prolungata verso ovest, trasformandola in ecclesia, e nel XV secolo venne realizzata la facciata a capanna. A metà del XVI secolo fu prolungata di una campata l’aula e fu aggiunto il portico in facciata (inizio del XVII secolo).
Curiosità
Accanto alla chiesa si vede una costruzione abbastanza rustica arrivata ad appoggiarsi alla parete laterale dell’edificio religioso. Risale al ‘600 e ci racconta la vita degli eremiti che si avvicendarono al suo interno, autorizzati a vivere di questua e dei frutti di un piccolo frutteto che coltivavano loro stessi.
Per organizzare il viaggio
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Contatti
La Mappa ringrazia:
Entra nella Mappa delle Meraviglie dell'Italia da scoprire e trova tesori dove meno te l'aspetti... Ispirati, Consiglia, Condividi...
Dov'è
Contatti