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Meraviglia
Meraviglia  }  Luogo di culto

Santuario della Beata Vergine dei Miracoli

A Saronno, «una sosta sulla via della bellezza»

Dov'è

Lombardia

Piazzale Santuario, 2, 21047 Saronno VA, Italia (214m s.l.m.)

Indicazioni stradali
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Cos'è e dov'è

Si affaccia su una piazzetta ariosa nel cuore di Saronno, il Santuario della Vergine dei Miracoli, affiancato da uno dei campanili più belli della Lombardia. La facciata del Pellegrini, con i pensosi telamoni ai lati del portale, con i fregi, le balaustre e le statue, è maestosa e solenne. Ma sono gli interni a travolgerci con la bellezza degli affreschi cinquecenteschi. Per decorarli furono chiamati i migliori artisti dell'epoca, a partire da Bernardino Luini.

Perché è speciale

Sulle pareti, gli affreschi di Bernardino Luini (1482-1532) sono vere e proprie narrazioni. Ci colpiscono i volti espressivi e «veri» e gli sguardi intensi dei molti personaggi che le popolano, i copricapi e le vesti dai colori brillanti, i ricchi drappeggi e la grazia dei movimenti. E ci incantano i mondi in cui si muovono, minuziosamente descritti con uso sapiente delle prospettive e della luce.

Da non perdere

Quando alziamo lo sguardo, ecco la cupola, che dà la vertigine con i suoi vorticosi girotondi e le schiere di angeli musicanti e cantori. Sono ben 57, ciascuno con uno strumento diverso. Sembra quasi di sentire gli inni che si levano per la gloria di Dio, in questa magnifica raffigurazione del paradiso, opera di Gaudenzio Ferrari. Due sculture adornano la cupola: la Vergine assunta in cielo e un Dio Padre che l'attende tra i cori angelici. Ma nelle cappelle si nascondono altri tesori, tra cui uno scenografico Cenacolo «in 3D» del 1531, gruppo scultoreo in legno di Andrea da Milano, che volle emulare la più celebre opera di Leonardo.

Curiosità

La nascita del santuario è legata a un miracolo. Intorno al 1460 un giovane di nome Pedretto, costretto a letto da una grave malattia, venne guarito dalla Madonna della Strada Varesina. Fu la Madonna stessa a chiedergli di erigere una chiesa in suo onore ed egli si mise all'opera di buona lena. Ma la «chiesuola» che costruì crollò per ben tre volte. Allora tutto il paese si adoperò per aiutare Pedretto a mantenere degnamente la sua promessa e l'8 maggio del 1498 venne posata la prima pietra.

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Consigliato da
Lorella Riva

Quando si varca la sua soglia è la bellezza stessa a prenderti per mano e condurti estasiato attraverso un vortice di pittura, scultura e sì, perfino musica, che alleggeriscono l'anima e donano pace.

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