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Dov'è
Non puoi dire di aver conosciuto veramente Bologna se non hai mangiato un piatto di tortellini. Bologna, la grassa, è cultura del cibo e il tortellino è il suo protagonista principale. È uno dei simboli dell’Emilia, ed è parte della storia della tradizione culinaria di questa terra a cavallo tra pianura ed appennino.
Modena o Bologna?
L’origine del turtlén è contesa tra Modena e Bologna. Il luogo in cui questo capolavoro di pasta ripiena è stato creato è senza alcun dubbio Castelfranco Emilia. Il problema è che all’epoca dei fatti, il paese era sotto la provincia di Bologna, mentre oggi appartiene al territorio modenese. E come tutte le grandi star della gastronomia, la disputa per la paternità dell’iconico piatto si è fatta spinosa.
Galeotto fu… l’ombelico
La leggenda vuole che questo piccolo gioiello di pasta gialla, che racchiude un gustoso ripieno - mix di carne, mortadella e prosciutto crudo - sia ispirato all’ombelico di una donna. Se ci sono dubbi sulla città di origine, anche sulla leggenda c’è una doppia versione: l’ombelico che fu di ispirazione potrebbe essere quello di una nobildonna o addirittura a quello di Venere. Secondo la prima leggenda una marchesina in viaggio nel lontano 1200 si fermò nella locanda Corona a Castelfranco Emilia per riposare. Il locandiere, rapito dalla bellezza della giovane donna, spiò dal buco della serratura le sue incantevoli fattezze e rimase ipnotizzato dalla assoluta perfezione del suo ombelico, tanto da volerne rendere omaggio chiudendo un ripieno di carne all’interno di un velo di sfoglia piegato su se stesso e avvolto attorno al mignolo, per emulare la forma dell’ombelico. La seconda leggenda vede gli dei Bacco, Marte e Venere in viaggio attraverso l’Emilia. La locanda e il locandiere sono gli stessi, e anche la città: Castelfranco. A cambiare è solo la musa ispiratrice ammirata dal locandiere dal buco della serratura: la dea della bellezza, Venere in persona.
La ricetta è sacra
Nonostante le sue origini confuse, tra leggende e rivendicazioni, la ricetta del tortellino è sempre stata considerata una storia seria, così seria che nel 1974 fu depositata presso la camera di commercio di Bologna dalla «Dotta Confraternita del Tortellino». Camminando sotto i portici del centro di Bologna è facile vederli nelle vetrine delle storiche botteghe. E noi, non vogliamo emularli? Dopotutto, per vivere la vera Bologna non si può lasciare la città senza aver mangiato un piatto di tortellini in brodo o senza aver visto una sfoglina produrre con grande manualità e maestria questi piccoli capolavori.
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