SHARRYLAND
Dov'è
Cos'è e dov'è
Le case che aprono le porte sulla spiaggia, i vicoli che scendono al mare, le suggestive piazzette, ed un mare limpido, invitante. Soprattutto quando lo si guarda da lontano, Varigotti sembra un tranquillo borgo mediterraneo, quasi assopito dal rassicurante canto delle onde. Insomma, è il luogo ideale per godere di spiagge bellissime in ogni momento del giorno, tanto bastano pochi passi per essere pronti a stendersi al sole... Eppure in lontananza si vede il mare solcato da nuotatori e piccole imbarcazioni: in acqua, avventure emozionanti ci aspettano!
Perché è speciale
Tuttavia, Varigotti non è affatto un borgo sonnacchioso: basta guardare appena oltre la spiaggia, dove le rocce si innalzano in un promontorio che nasconde alla vista una baia pittoresca. Angoli nascosti, alti promontori… non stupisce che i pirati Saraceni anticamente approdassero proprio qui portando scompiglio. Un passato avventuroso che ancora oggi traspare nel brivido dell’avventura dato dalle molte attività disponibili: lo snorkeling, il whale watching,, il windsurf, la canoa, il kayak, il trekking sui sentieri più o meno dolci affacciati a picco sul mare, la mountain bike e l’arrampicata.
Da non perdere
Proprio gli elementi più antichi sono quelli che conservano il vero spirito del borgo. E allora è d’obbligo una visita tra i vicoli del borgo vecchio, per poi lasciarsi l’abitato alle spalle e raggiungere il promontorio di Punta Crena, custode di antiche bellezze sospese tra il mare e la montagna come la Torre di Varigotti, ricostruita nel 1800, un tempo vedetta del promontorio e dell’intero borgo, o la vecchia Chiesa di San Lorenzo, traccia di un passato medievale importante.
Un po' di storia
Romani, bizantini, longobardi, saraceni, genovesi si succedettero nei secoli, lasciando importanti tracce e plasmando un paesaggio culturale unico. Per lungo tempo Varigotti appartenne al dominio dei Del Carretto di Finale, in costante lotta con la Repubblica di Genova. Con il dominio napoleonico Varigotti passò sotto l’influenza della Repubblica Ligure, conservando però lo status di comune autonomo. Nel 1869, non senza resistenze, fu unito a Pia e Calvisio, e poi nel 1927 a Marina e Finalborgo, per costituire l’attuale Comune di Finale Ligure.
Curiosità
Sulla scogliera di Capo Noli sorge una roccia particolarissima detta «Leone del Malpasso.» La leggenda narra che un marinaio, in Marocco, ne catturò uno e lo portò sull’Altopiano de Le Manie, proprio sopra il Capo. Ma il leone, triste per aver perso la sua compagna e la sua terra, continuava a ruggire di malinconia. Una notte scappò e scese fino alla scogliera. Da lì sentiva il richiamo della sua compagna e le rispondeva ruggendo. Ma un mago, disturbato dai lamenti, lo trasformò in pietra. Ancora oggi si dice che nelle giornate di vento sia possibile udire i ruggiti della leonessa che dalle coste africane cerca il suo amato e lo chiama invano.
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