SHARRYLAND
Villa e parco Recalcati
Bellezza e storia si abbracciano a poca distanza dal centro di Varese
Dov'è
Cos'è e dov'è
Posta nell'antica Castellanza di Casbeno, vanta una lunga storia. Villa Recalcati dichiara al primo sguardo di essere nata come casa nobiliare. Quello che invece scopriamo solo da alcuni dettagli o cartoline d’epoca è che dalla fine dell’800 divenne un rinomato hotel, caratterizzato dagli ambienti lussuosi e da una vista sensazionale: da qui si potevano ammirare la verde vallata digradante verso il lago e le montagne circostanti. L’accesso ha un che di monumentale: un sontuoso viale che introduce alla villa mediante una cancellata adorna di quattro statue.
Perché è speciale
Scrigno della ricchezza decorativa e di affreschi tipica del Settecento varesino, la villa conserva al suo interno preziose opere d'arte tra cui numerosi affreschi, opera dei più famosi pittori del periodo, come Pietro Antonio Magatti e Giovan Battista Ronchelli. Al rigore del corpo di ingresso si contrappone la facciata grandiosa, rivolta verso il parco, scandita da diverse altezze dei corpi di fabbrica e da finestre intercalate da lesene. Rivisitata nei secoli, accoglie il visitatore dal viale centrale che maestosamente e con un cambio di prospettiva, lo accompagna nel parco dove può immergersi in una dimensione serena e lontana dal traffico.
Da non perdere
Di notevole rilevanza è il parco in stile inglese, che accoglie il visitatore con la sua eleganza e senso di tranquillità; passeggiando si nota l'imponente fontana e, poco distante, una grotta visibile dall'esterno. Custodita in un cippo vi è l'urna che conteneva il cuore di Tadeusz Kosciuszko, eroe del Risorgimento polacco protagonista delle lotte contro i Russi; si rifugiò poi in Svizzera dove, ospite degli Zeltener, conobbe Emilia, futura moglie del Morosini, con cui intrattenne un’amicizia tanto profonda che, alla sua morte, volle inviarle il suo cuore, rimasto a Varese fino al 1872.
Un po' di storia
Il primo nucleo fu una commistione fra la «casa da nobile» e il fabbricato rurale del custode. La villa subì diversi passaggi di proprietà: per eredità dai Recalcati, i quali le diedero l'aspetto barocco che la caratterizza, a don Giuseppe Melzi e in seguito, per acquisto, a Giovanni Battista Morosini, finché fu trasformata nel 1874 nel «Grande Albergo Excelsior». Nel 1927 Varese divenne capoluogo di Provincia e il nuovo Ente la acquistò nel 1931 come nuova e prestigiosa sede d’eccellenza.
Curiosità
Ospitò molti personaggi famosi come Verdi e Gabriele D’Annunzio. Durante la Belle Époque fu un importante centro turistico, che richiamò visitatori attratti dalle meraviglie paesaggistiche, dalla facilità di trasporto da Milano grazie alla la vicina fermata ferroviaria appositamente creata per gli ospiti dell’Albergo e dalle riunioni ippiche, che, tra le prime in Italia, si svolsero presso il vicino ippodromo.
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