Il tesoro del Gran Sasso, un dolce pecorino...
#ilviaggiatoredigusto Farindola, 530 metri di quota, versante orientale del Gran Sasso, case di pietra che scaturiscono tra i boschi... risalendo con il pensiero il fiume Tavo si raggiunge, mille metri più in alto, il leggendario Campo Imperatore, altopiano che ha un che di tibetano... simbolo del parco nazionale è il leggiadro camoscio d'Abruzzo... il binomiale, Ruricapra ornata, sottolinea la distintiva lunghezza delle corna, condivise dai due sessi, come leggo, senza malizia... una bella storia di recupero dalla soglia dell'estinzione, che ha visto proprio Farindola in prima linea... notevole è anche la specialità della pastorizia locale, il pecorino di Farindola, storia millenaria, già decantato da Plinio il Vecchio e Marziale, una recente celebrità in area Slow Food... a prescindere dalla lavorazione del latte a crudo, il segreto sta nel caglio di maiale, accorgimento che preserva la dolcezza anche nel formaggio stagionato... ultima curiosità del giorno, un calice di Montonico di Bisenti, bianco superiore nelle lodi dell'abruzzese che ci mette sempre il becco, Gabriele D'Annunzio... #borghi #montagna #parchi nazionali #sapori Il borgo di Castel del Monte Photo courtesy of: https://www.gransassolagapark.it - https://www.fondazioneslowfood.com - https://abruzzoturismo.it